Foibe, il Giorno del Ricordo. Mattarella: «Sciagura nazionale». Meloni: «Condannare ogni forma di negazionismo»

Foibe, il Giorno del Ricordo. Mattarella: «Sciagura nazionale». Meloni: «Condannare ogni forma di negazionismo»
Foibe, il giorno del rircordo. La cerimonia solenne alla Foiba di Basovizza, sul carso triestino, in occasione del Giorno del ricordo è cominciata con il picchetto del Piemonte Cavalleria la cerimonia solenne alla Foiba di Basovizza, sul carso triestino.
 
 

La ricorrenza è stata istituita nel 2004 per ricordare le vittime delle foibe, l'esodo giuliano dalmata e le drammatiche vicende del confine orientale negli anni a cavallo del secondo dopoguerra. Davanti alla Foiba è stata esposta una corona di fiori del Senato, rappresentato da Maurizio Gasparri; anche il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Federico D'Inca, ha deposto una corona, e altre istituzioni come la Regione Fvg e il Comune di Trieste. La cerimonia è particolarmente sentita e, oltre ai tanti gonfaloni presenti e associazioni combattentistiche e d'arma, sono tante le persone comuni presenti e tanti i giovani.

Quando è stato intonato l'inno d'Italia in tanti hanno cantato. Partecipata anche la presenza del mondo della politica: sono presenti oltre al ministro D'Incà, il presidente della Regione Fvg, Massimiliano Fedriga, il sindaco di Trieste, Roberto Dipiazza e diversi parlamentari, tra cui il leader della Lega, Matteo Salvini, la presidente di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni, il senatore di FI, Maurizio Gasparri, e gli esponenti dem, Luigi Zanda, Debora Serracchiani e Tatjana Rojc.


Mattarella. «Le foibe furono una sciagura nazionale sottovalutata, ma oggi bisogna stare attenti oltre al negazionismo all'indifferenza». Sergio Mattarella parla della tragedia che si consumò nel dopoguerra al confine fra Italia e Jugoslavia nella ricorrenza della Giornata del Ricordo in memoria delle vittime delle foibe. "Una sciagura nazionale alla quale i contemporanei non attribuirono - per superficialità o per calcolo - il dovuto rilievo", dice il Presidente della Repubblica.

Meloni. «Credo che una nazione normale abbia il dovere del ricordo e il dovere di rendere quel ricordo anche concreto nella quotidianità.
Una delle cose da fare è rimuovere e revocare la medaglia con cui fu insignito il Maresciallo Tito dalla Repubblica italiana perché non c'è davvero nulla di merito per cui il Maresciallo Tito dovesse essere insignito dalla Repubblica». Così la leader di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni, a margine della cerimonia solenne alla Foiba di Basovizza (Trieste) in occasione del Giorno del Ricordo. Le parole del capo dello Stato, Sergio Mattarella, ha ricordato, «sono molto importanti e lo ringrazio». Purtroppo, ha aggiunto Meloni, «c'è ancora da fare chiarezza e da combattere contro il negazionismo che ogni anno si moltiplica e che, invece di diminuire, aumenta». Quest'anno, sottolinea, «abbiamo dovuto combattere contro convegni al Senato fatti per negare, minimizzare o riscrivere la storia di quello che è accaduto sul nostro confine orientale». «È indegno di una nazione degna di questo nome anteporre la propria ideologia al ricordo dei propri connazionali massacrati per la loro appartenenza», ha poi concluso.


 


Salvini. Quella di oggi è «una giornata che dovrebbe unire tutto il Paese nel nome del ricordo di queste migliaia di donne, uomini e bambini massacrati solo perchè italiani in nome della pulizia etnica fatta dai comunisti slavi e non solo slavi». Lo ha detto Matteo Salvini, che ha pubblicato sulle sue pagine social alcuni momenti della sua visita alle foibe di Monrupino, Trieste, in occasione del Giorno del ricordo.

 
Ultimo aggiornamento: Lunedì 10 Febbraio 2020, 12:20
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