Gianluigi De Palo risponde su Leggo: «L'amore non è un'abitudine»

Gianluigi De Palo risponde su Leggo: «L'amore non è un'abitudine»

di Gianluigi De Palo
Non so se ve lo avevo mai raccontato su queste pagine: il mio ultimo figlio che si chiama Giorgio Maria è nato con la sindrome di Down.
È arrivato improvvisamente, senza chiedere il permesso. Ed è stato un regalo inatteso. Sento la necessità di scrivere di lui, quest'oggi, perché proprio l'altro ieri mia figlia è tornata a casa stranita. All'inizio non comprendevo il perché. Poi, con sapiente diplomazia paterna sono riuscito a tirarle fuori le motivazioni di quel suo volto così corrucciato. Era triste perché su una chat di WhatsApp i suoi amici hanno iniziato a far girare degli sticker s' che prendevano in giro i bambini con la sindrome di Down. Ma qui non mi interessa dare un giudizio di quei ragazzi, quando toccheranno anche loro la fragilità comprenderanno, vorrei piuttosto riflettere sulla bellezza di un fratello che piange dentro per te. Non è scontato. Tra fratelli si litiga, ci si ammazza, ci si massacra. Ma quelle lacrime mi hanno ricordato che l'amore non è scontato. Non è un'abitudine e che un abbraccio vale sempre la pena.

occhidipadre@leggo.it
Ultimo aggiornamento: Giovedì 13 Febbraio 2020, 08:05
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