Un bel maltempo: temperature in altalena. Da oggi crollo di 15 gradi, ma lunedì ritorna il caldo
di Nico Riva
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Nel giro di 24 ore, a partire dalla serata di oggi 4 febbraio, assisteremo ad un brusco calo termico, con anche 15 gradi di differenza da un giorno all’altro. Ad accompagnare il freddo ci saranno anche venti che sfioreranno i 100 chilometri orari, temporali sparsi e, dulcis in fundo, neve e grandine.
La causa scatenante sarà un’ondata di venti artici in arrivo dal Grande Nord, che colpirà la Penisola italiana a partire dal versante Adriatico. I forti venti di Tramontana spireranno dall’Emilia Romagna alla Puglia, mentre il Maestrale si farà sentire con forti raffiche sulla Sardegna. È poi attesa la neve a bassa quota soprattutto in Abruzzo, Molise e Basilicata.
Contemporaneamente, le correnti atlantiche colpiranno dal fronte opposto, chiudendo l’Italia in una gelida morsa. Ma niente paura: a cominciare da questo fine settimana, le temperature torneranno a salire, assestandosi sui livelli tipici di febbraio. Dopo due mesi troppo miti a causa dell’alta pressione di origine africana, sembra che un inverno più tradizionale sia definitivamente alle porte.
Antonio Sanò, fondatore e Direttore de ilMeteo.it, dobbiamo preoccuparci per questo sbalzo repentino di temperature?
«No, rientra nella norma. Son stati più anomali dicembre e gennaio che non questo inizio febbraio. Diciamo che abbiamo visto di peggio».
Il fenomeno ha a che fare con i cambiamenti climatici?
«È un caso troppo specifico e circoscritto per essere ricondotto al climate change globale. Sull’inverno troppo mite il discorso cambia: basti guardare la tendenza degli ultimi decenni».
Quindi l’emergenza climatica è un problema reale?
«Certo, è un’emergenza continua, che già colpisce milioni di persone: ben più grave di un certo virus...»
Ultimo aggiornamento: Martedì 4 Febbraio 2020, 08:05
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