Antonio Martino, abiti-origami ispirati a una leggenda giapponese: «Diventare stilista? L'ho deciso a tre anni»

Antonio Martino, abiti-origami ispirati a una leggenda giapponese: «Diventare stilista? L'ho deciso a tre anni»

di Veronica Timperi
Abiti e volumi che rimandano agli origami e alle antiche tradizioni giapponesi. La moda del romano Antonio Martino, che ha sfilato in calendario ad Altroma, guarda a un Oriente incantato. La sua Urban Park volume 4 si rifà alla leggenda di Tanabata, diffusa nel periodo del Rinascimento giapponese, secondo cui due amanti, separati per volere degli Dèi, sono costretti a vivere il loro amore solo il settimo giorno del settimo mese, una volta l'anno.

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Martino, come è iniziata la sua passione per la moda?
«A 3 anni. Mia madre mi racconta sempre che a quell'età chiedevo già l'ago per cucire. In realtà credo che sia una passione nata insieme a me, e che sia la mia parte più importante».
Cosa ha significato, per lei che ha vinto il concorso Who's on Next, sfilare nel calendario di Altaroma?
«Essere tra i nomi in calendario è un desiderio che diventa realtà. Significa che, dopo anni di gavetta, finalmente si è realizzato un sogno, quello che ho sempre inseguito da quando ero bambino».
La collezione che ha presentato è ispirata all'Oriente. È una sua passione?
«L'Oriente affascina, ma ho voluto raccontare una storia diversa che in pochi conoscono. È stata una lunga ricerca emozionale che ho portato in passerella curando ogni singolo dettaglio per suscitare delle vere e uniche emozioni».
Quali sono i capi chiave della collezione?
«Il cappotto blu con le sue maniche a mantella doppiate con una stampa floreale, l'abito in felpa grigia e rosa ricamato con cristalli e l'abito rosso finale. Un sogno d'Oriente».

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Ultimo aggiornamento: Giovedì 30 Gennaio 2020, 08:42
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