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Un’affissione che Astorre, non ebreo, ha poi lanciato in un hashtag sui social per condannare “il gesto folle con cui si è voluto colpire la comunità ebraica, la storia, la memoria non soltanto di Lidia Beccaria deportata nel terribile campo di concentramento tedesco di Ravensbruck riservato alle donne, ma tutti noi, e milioni di donne - conclude Astorre - uomini e bambini che hanno sofferto pene indicibili e perso la vita per mano dei nazifascisti”.
Ultimo aggiornamento: Domenica 26 Gennaio 2020, 10:46
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