Aggressioni nelle calli di Venezia: il fantasma ha le ore contate Ecco l'identikit
di Davide Tamiello
SAN MARCO E RIALTO
Coltello sempre in tasca, minaccia chi incontra nelle sue passeggiate serali nella zona tra San Marco e Rialto. Nel mirino, soprattutto ragazze e giovani. Il suo è un atteggiamento da teppista, più che da rapinatore: si avvicina, mostra il coltello e minaccia. Inizialmente si era pensato ad episodi isolati e sconnessi tra loro. Poi, all'aumentare delle segnalazioni, si è ricostruito che l'autore poteva essere sempre lo stesso. Dalle segnalazioni ai social: le minacce dell'uomo hanno portato a dei volantini, distribuiti in alcune zone della città e poi postati su Facebook. Nei bar tutti parlano dei suoi appostamenti, sotto casa delle vittime. Sono quasi sempre ragazze giovani e le aggressioni sembrano non aver mai un movente particolare. Solo la voglia di spaventare, evidentemente.
LE DENUNCE
Tra le testimonianze, quella di un veneziano che a passeggio assieme ad un amico nella zona tra l'area Marciana e Realtina, si è imbattuto nel trentenne. È bastato poco, ha denunciato, perché il kosovaro li minacciasse con un coltello prima di venire aggredito dai due amici, di essere disarmato e costretto a darsi alla fuga urlando ai due che sarebbe tornato e li avrebbe uccisi entrambi.
Il suo racconto, come le tante segnalazioni ricevute nelle scorse settimane, è finito adesso al centro delle indagini, ora arrivate a un momento decisivo. L'obiettivo del questore e dei suoi uomini, ovviamente, è toglierlo di mezzo prima dell'inizio del Carnevale, quando le calli della città saranno piene di gente, momento in cui potrebbe diventare decisamente rischioso avere una persona pericolosa a piede libero con un coltello in tasca.
Ultimo aggiornamento: Venerdì 24 Gennaio 2020, 11:53
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