Pordenone, dimesso dal centro oncologico di Aviano muore nello schianto: indagata la figlia

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di Denis Barea
È stata indagata con l'ipotesi di reato di omicidio stradale Beatrice Barbolan, 54 anni, figlia di Nicolino, l'86enne pensionato carnico originario di Forni Avoltri e residente a Casier morto lunedì mattina nell'incidente sulla A28 tra Sacile e Fontanafredda.

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Oltre alla 54enne il pm Marco Faion ha indagato anche la 21enne statunitense Chloe Hannah Speights, in servizio alla base Usaf di Aviano, e Matteo Nones, autotrasportatore 43enne residente a Pravisdomini (Pn). Il magistrato friulano ha posto sotto sequestro le due auto e il camion coinvolti nella carambola risultata fatale a Barbolan, che era appena stato dinmesso dal Centro di riferimento oncologico di Aviano e faceva rientro a casa.
 


LE INDAGINI
Nel tentativo di chiarire la dinamica sono stati acquisiti anche i filmati di un impianto di videosorveglianza di Autovie. Secondo la prima ricostruzione della Polstrada la Golf serie 6 condotta da Beatrice Barbolan, impegnata nella manovra di sorpasso del camion guidato da Nones, sarebbe stata tamponata dalla Kia Optima dell'americana. Dopo aver urtato prima il mezzo pesante e poi il guard rail la Golf si è ribaltata più volte. L'86enne è morto poco dopo mentre la figlia è stata trasportata in elicottero all'ospedale di Treviso dove si trova ora ricoverata con politraumi e fratture giudicate guaribili in 30 giorni. Sulla salma di Barbolan il Pm ha disposto accertamenti medico legali che si limiteranno all'esame esterno della salma.

DIMESSO DAL CRO
L'anziano era appena stato dimesso dal Cro di Aviano e stava tornando a casa insieme alla figlia, che vive in Lombardia. Al loro arrivo i soccorritori hanno trovato la Golf ribaltata; al suo interno padre e figlia bloccati dalle cinture di sicurezza: per estrarli dalla vettura sono servite le pinze oleodinamiche. Nicolino Barbolan, che era seduto al fianco della figlia sul sedile anteriore del passeggero, era apparso subito in condizioni gravissime. Respirava a fatica e non rispondeva ad alcuno stimolo. Per oltre mezzora sull'86enne sono state praticate le manovre di rianimazione, poi il cuore ha smesso di battere. L'uomo risiedeva al civico numero 7 via Verdi a Casier. La famiglia attende ora il nulla osta dalla Procura di Pordenone per fissare la data del funerale.
Ultimo aggiornamento: Giovedì 23 Gennaio 2020, 18:31
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