Virus Cina, atterrati a Roma 200 passeggeri da Wuhan. Isolata anche Huanggang

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di Mirko Polisano
È atterrato a Roma con un'ora di anticipo il volo proveniente da Wuhan, città cinese focolaio del coronavirus che sta mettendo il mondo in allarme.  Gli ultimi cittadini a uscire dalla provincia centro-orientale di Hubei sono stati i 202 passeggeri sbarcati questa mattina all'alba all'aeroporto Leonardo da Vinci di Fiumicino. A loro sono state applicate per la prima volta le procedure disposte dalle autorità dopo la diffusione del contagio. Appositi scanner hanno controllato la temperatura corporea dei passeggeri del volo di linea diretto della China Southern Airlines Cz 645, atterrato alle 4.50 all'aeroporto di Fiumicino. La compagnia vola sullo scalo tre volte a settimana.
Nessuno dei 202 passeggeri aveva i sintomi dell'influenza.

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Caso sospetto in Brasile. Scatta l'allerta per il coronavirus anche in Brasile: ieri è stata ricoverata a Belo Horizonte una donna con problemi respiratori proveniente dalla Cina e le autorità dello Stato di Minas Gerais lo hanno catalogato tra i casi sospetti, nonostante il governo federale abbia nel frattempo escluso l'esistenza del problema. «Non è stato individuato nessun caso sospetto di polmonite indeterminata in Brasile legato all'evento della Cina», ha affermato il ministero della Sanità.

Cina, si allarga l'allarme. L'allarme per il nuovo coronavirus manifestatosi inizialmente a Wuhan, in Cina, si allarga e scatta "l'isolamento" anche per la città di Huanggang. Le autorità cinesi hanno già disposto lo stop a aerei, treni e bus per Wuhan e dalla mezzanotte misure analoghe sono previste per Huanggang. Come riportano i media locali, le autorità hanno tra l'altro disposto la chiusura di cinema e internet caffè, chiedendo alla popolazione di non lasciare la città se non in circostanze particolari. Huanggang, città della provincia di Hubei con sette milioni di abitanti, dista circa 70 km da Wuhan. Disposta inoltre lo stop ai treni a Ezhou, altra città nella stessa zona con una popolazione di oltre un milione di persone.
 


Sulla base delle attuali conoscenze sarebbe di 14 giorni il periodo di incubazione del nuovo coronavirus simile alla Sars, emerso in Cina, che finora ha infettato 571 persone, causando 17 decessi.
A segnalarlo è il piano di prevenzione e controllo messo a punto dalla National Health Commission cinese, reso noto ieri sera.
 

A Fiumicino è scattato il protocollo di sicurezza previsto: un percorso dedicato ai passeggeri provenienti da Wuhan e il controllo della temperatura corporea attraverso uno scanner.
«Hanno controllato il nostro stato di salute - hanno detto i primi turisti arrivati a Roma - ci hanno misurato febbre sia a bordo che in aeroporto e poi abbiamo compilato alcune schede sui nostri spostamenti in Italia». È quanto infatti prevede il corridoio sanitario predisposto dal Ministero della Salute. In pista, sotto bordo un mezzo della Croce Rossa con personale sanitario e una camera di biocontenimento del rischio infettivo. Nessun caso sospetto. Al gate di partenza a Wuhan, però, si sarebbe registrato anche un «falso allarme». A un passeggero in un primo momento era stata riscontrata febbre, ma i ripetuti accertamenti - eseguiti anche all'arrivo in Italia - hanno poi dato esito negativo. Passeggeri ed equipaggio hanno indossato la mascherina fino al momento dello sbarco a Roma. In viaggio dalla Cina, anche due italiani: «Siamo andati a Wuhan per lavoro - hanno raccontato al terminal 3 degli arrivi internazionali - dovremmo ritornarci ma al momento è impossibile».

La città infatti è stata isolata con l'aeroporto della città cinese chiuso. Nel crescente allarme per la diffusione del virus, i riflettori restano puntati su Wuhan. Perché nella città della provincia centro-orientale di Hubei si registra la stragrande maggioranza di contagi tra gli almeno 440 complessivi da quanto è scattata l'emergenza. Nella sola provincia si contano almeno 17 morti, e non aiuta il fatto questa metropoli di 11 milioni di abitanti sia un importante snodo per il trasporto della regione.


Il Ministero della Salute ha deciso l'innalzamento delle misure di controllo e della rete di sorveglianza per prevenire e fronteggiare I rischi legati al nuovo coronavirus, simile alla Sars, il cui focolaio si è diffuso proprio a partire da Wuhan. Oltre allo screening, per i passeggeri del volo (alcuni sono solo transitati nello scalo di Wuhan ed arrivano da altre località) è prevista anche la compilazione di una scheda che indichi destinazione e percorso una volta sbarcati, in caso la malattia si sviluppasse successivamente, dopo la fase di incubazione. I viaggiatori, molti dei quali con indosso le mascherine, per la maggior parte di nazionalità cinese, pochi italiani, una coppia di australiani, sono stati fatti transitare, dopo lo sbarco, in una sala appositamente attrezzata per effettuare i controlli, lontana dal transito di passeggeri di altri voli in arrivo.
 
 


Fiumicino dispone infatti di una struttura decentrata rispetto ai Terminal realizzata da ADR su indicazione del Ministero della Sanità per gestire questo tipo di casi essendo l'aeroporto deputato a gestire anche voli in emergenza sanitaria. La struttura dispone dei più avanzati sistemi di isolamento, in grado di contenere eventuali infezioni. Le immagini raccolte dagli scanner sono state esaminate dal personale medico preposto a individuare eventuali passeggeri con la febbre o altri sintomi. I passeggeri sono stati poi trasportati al Terminal per proseguire i normali controlli di sbarco e ritiro bagagli.
Ultimo aggiornamento: Venerdì 24 Gennaio 2020, 08:07
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