Coronavirus, tutto quello che sappiamo: 17 morti. Preoccupa il capodanno Cinese a Roma

Coronavirus, tutto quello che sappiamo: 17 morti. Preoccupa il capodanno Cinese a Roma
Virus cinese, cosa sappiamo della temibile epidemia che sta spaventando la Cina e il mondo? Il coronavirus cinese continua a fare paura dopo le decine di casi dei giorni scorsi, non solo nel Paese orientale: mentre le vittime salgono a 17, secondo quanto riportano i media statali che precisano che le vittime sono tutte nella provincia di Hubei, dove si trova la città-focolaio di Wuhan, il ministero dell'Istruzione ha invitato le scuole di tutta la Cina a elaborare piani di emergenza per far fronte all'epidemia.

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Le linee guida diffuse dal ministero si concentrano soprattutto sulla prevenzione dell'epidemia nelle scuole delle aree più povere, delle zone rurali e in altre aree della Cina che hanno meno risorse sanitarie. In questo periodo le scuole sono chiuse per le vacanze ma il ministero ha chiesto ai presidi di pianificare il rientro di studenti e insegnanti considerando l'evolversi dell'epidemia invitando a «evitare assembramenti di massa a meno che non sia necessario durante il Festival di Primavera e le vacanze invernali».

PRIMO POSSIBILE CASO IN RUSSIA Possibile caso del virus cinese anche a San Pietroburgo, in Russia. Per ora si tratta di un sospetto di infezione da coronavirus, ha riferito il ministro della Salute russo, Mikhail Murashko, sottolineando - riportano i media - che sono in corso gli esami che saranno resi noti domani su un cittadino russo rientrato oggi dalla Cina. I test avrebbero invece dato esito negativo, riporta la Tass, per un'altra persona, un cinese proveniente dal suo Paese, che sarebbe affetto solo da «una normale infezione respiratoria virale».

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QUALI SONO I SINTOMI «Consultate il medico e vaccinatevi contro l'influenza almeno due settimane prima del viaggio. Valutate l'opportunità di rimandare viaggi non necessari», il consiglio ai viaggiatori diretti a Wuhan contenuti nelle locandine informative del ministero della Salute affisse nell'aeroporto di Roma Fiumicino. Tosse, febbre e difficoltà respiratorie i campanelli d'allarme da considerare.

Dal titolo 'Polmonite da nuovo coronavirus. Consigli ai viaggiatori internazionali diretti a o di ritorno da Wuhan in Cina', la locandina informa che nella città di Wuhan «è in corso un'epidemia di polmonite. Attualmente - si spiega - è stata identificata la causa in un nuovo coronavirus (2019-nCoV): i sintomi più comuni sono febbre, tosse secca, mal di gola e difficoltà respiratorie».

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coronavirus sono una vasta famiglia di virus noti per causare malattie che vanno dal comune raffreddore a malattie più gravi come la sindrome respiratoria mediorientale (MERS) e la sindrome respiratoria acuta grave (SARS). Questo nuovo coronavirus è un nuovo ceppo che non è stato precedentemente mai identificato nell'uomo. Dal ministero, dunque, alcuni consigli «prima di partire» per Wuhan, tra cui quello di vaccinarsi contro l'influenza almeno due settimane prima del viaggio e quello di valutate l'opportunità di rimandare viaggi non necessari.
 
 

Consigli, poi, di cui tener conto «all'arrivo» a Wuhan: «Applicate misure igieniche quali: lavate frequentemente le mani con acqua e sapone, coprite la bocca e il naso con un fazzoletto quando starnutite o tossite (non con le mani). Evitate il contatto con persone affette da malattie respiratorie. Evitate luoghi affollati, in particolare mercati del pesce e di animali vivi. Evitate di toccare animali e prodotti di origine animale non cotti. Rivolgetevi a un medico o a una struttura sanitaria qualora compaiano sintomi di infezione respiratoria (febbre, tosse secca, mal di gola, difficoltà respiratorie). Non mettetevi in viaggio se siete malati. Per qualsiasi necessità contattare la vostra Ambasciata o il vostro Consolato».

TASK FORCE AL MINISTERO Si è riunita questa mattina al ministero della Salute la task force operativa per adottare ogni misura necessaria a fronteggiare l'emergenza del coronavirus, il virus proveniente dalla Cina. «Il Servizio Sanitario Nazionale - ha detto il ministro Speranza che ha presieduto la riunione - è dotato di professionalità, competenze ed esperienze adeguate ad affrontare ogni evenienza. Stiamo seguendo con la massima attenzione, in stretto raccordo con le istituzioni internazionali,l'evolversi della situazione».

La task force, che si è riunita, presso l'Ufficio di Gabinetto, ha il compito di coordinare ogni iniziativa relativa al fenomeno coronavirus 2019-nCoV. «La task-force a cui ha partecipato il ministro della Salute, Roberto Speranza, si legge in una nota del Ministero - sarà attiva 24 ore su 24 ed è composta dalla Direzione generale per la prevenzione, dalle altre direzioni competenti, dai Carabinieri dei NAS, dall'Istituto Superiore di Sanità, dall'Istituto Nazionale per le Malattie Infettive 'Lazzaro Spallanzani' di Roma, dall'Usmaf (Uffici di sanità marittima, aerea e di frontiera), dall'Agenzia italiana del Farmaco, dall'Agenas e dal Consigliere diplomatico». «Nella prima riunione - prosegue la nota - è stato verificato che le strutture sanitarie competenti sono adeguatamente allertate a fronteggiare la situazione in strettissimo contatto con l'Organizzazione Mondiale della Sanità e il Centro Europeo per la Prevenzione e il Controllo delle Malattie».

Il ministero fa sapere che è già attivo uno specifico canale sanitario per tutti i viaggiatori provenienti dalla città cinese di Wuhan. «Si è convenuto, inoltre - sottolinea il ministero nella nota - di diramare ad istituzioni, enti e organizzazioni professionali interessati, una circolare predisposta dalla Direzione generale della prevenzione contenente indicazioni operative». A conclusione dei lavori il ministro Speranza ha voluto sottolineare che «il Servizio Sanitario Nazionale è dotato di professionalità, competenze ed esperienze adeguate ad affrontare ogni evenienza. Stiamo seguendo con la massima attenzione, ha concluso, in stretto raccordo con le istituzioni internazionali, l'evolversi della situazione».

LA CIRCOLARE DEL MINISTERO Istruzioni per identificare un caso sospetto di infezione da nuovo coronavirus, con la raccomandazione di segnalarlo entro 24 ore dalla rilevazione, secondo quanto stabilito dal Regolamento Sanitario Internazionale. È quanto indica la circolare del ministero della Salute appena inviata agli assessorati alla Salute, agli Ordini professionali di medici e infermieri, ai ministeri degli Esteri, Difesa e Trasporti e ad altri enti sanitari, che contiene tutte le raccomandazioni sulla polmonite da nuovo coronavirus 2019 noCov.

La circolare fornisce una 'definizione di caso provvisoria per la segnalazione' a cui attenersi, sintetizzata in tre punti. Deve essere, in primo luogo, presente una «infezione respiratoria acuta grave (Sari) in una persona, con febbre e tosse che ha richiesto il ricovero in ospedale, senza un'altra eziologia che spieghi pienamente la presentazione clinica (i medici dovrebbero prestare attenzione anche alla possibilità di presentazioni atipiche in pazienti immunocompromessi)». Deve essere presente inoltre «uno qualsiasi di questi elementi: storia di viaggi a Wuhan, provincia di Hubei, Cina, nei 14 giorni precedenti l'insorgenza della sintomatologia; oppure la malattia si verifica in un operatore sanitario che ha lavorato in un ambiente dove si stanno curando pazienti con infezioni respiratorie acute gravi, senza considerare il luogo di residenza o la storia di viaggi».

Il secondo elemento per la definizione del caso è che si tratti di una «persona che manifesta un decorso clinico insolito o inaspettato, soprattutto un deterioramento improvviso nonostante un trattamento adeguato, senza tener conto del luogo di residenza o storia di viaggio, anche se è stata identificata un'altra eziologia che spiega pienamente la situazione clinica».

Il terzo elemento è che si tratti di «una persona con malattia respiratoria acuta di qualsiasi grado di gravità che, nei 14 giorni precedenti l'insorgenza della malattia, presenta una delle seguenti esposizioni: contatto stretto con un caso confermato sintomatico di infezione da nCoV; oppure una struttura sanitaria in un paese in cui sono state segnalate infezioni nosocomiali da nCoV; oppure ha visitato o ha lavorato in un mercato di animali vivi a Wuhan. Contatto stretto con animali (se la fonte animale viene identificata) nei paesi in cui il nCoV è noto che circoli nelle popolazioni animali o dove si sono verificate infezioni umane per presunta trasmissione zoonotica».

I casi, ricorda la circolare, devono essere segnalati al ministero della Salute, direzione generale della Prevenzione sanitaria, (Ufficio 5 - Prevenzione delle Malattie Trasmissibili e Profilassi Internazionale) e all'Istituto Superiore di Sanità (Dipartimento di Malattie Infettive), tramite registrazione sul sito web. Oltre alle informazioni contenute nella scheda di notifica, devono essere raccolte anche le seguenti informazioni, per permettere l'attivazione di tutte le misure di sanità pubblica, incluso la possibilità di rintracciare i contatti: data di partenza del caso sospetto da Wuhan o da altre zone infette secondo gli aggiornamenti epidemiologici più recenti; volo di ritorno in Italia (o compagnia aerea e itinerario) e aeroporto arrivo; contatto telefonico del paziente o del medico curante. 

PRONTI MEDICI FAMIGLIA E INFETTIVOLOGI Il primo alert sul Coronavirus ai medici di famiglia è partito questa mattina dalla sezione di Roma della Federazione dei camici bianchi territoriali, la Fimmg. A seguire Milano. Poi, la Federazione nazionale ha deciso di informare tutti i medici di base con i dati di cui dispongono l'Istituto superiore di sanità (Iss) e il Ministero della salute. Descrizione dei sintomi e percorsi epidemiologici aggiornati sono il primo passo per poter monitorare la situazione sul territorio. Dal canto loro gli specialisti della Società italiana di malattie infettive e tropicali (Simit) hanno messo a disposizione delle istituzioni una unità di crisi per l'immediata elaborazione di protocolli. Ma sia la Fimmg che la Simit chiariscono con forza: «Al momento non ci sono motivi di allarme in Italia».

«Vanno predisposte tutte le azioni necessarie affinchè la popolazione possa stare tranquilla, soprattutto tenendo conto che in questo momento l'influenza stagionale sta raggiungendo il suo picco», spiega il segretario nazionale di Fimmg Silvestro Scotti. «I sintomi del Coronavirus - dice - sono praticamente sovrapponibili con quelli dell'influenza. I cittadini devono sapere che i medici di base sono informati ma è anche importante che non si crei la psicosi con corse inutili al pronto soccorso per dei normali sintomi influenzali».

L'infettivologa Maria Corongiu, presidente di Fimmg Roma, che per prima questa mattina ha inviato un avviso ai colleghi lo dice chiaramente: «A Roma c'è un aeroporto internazionale con alcuni voli settimanali dalla città di Wuhan, inoltre c'è una consistente comunità cinese che gestisce negozi e ristoranti, quindi abbiamo ritenuto opportuno diffondere le informazioni necessarie a tutti i medici di famiglia». Insomma, nessun allarmismo, ma attenzione e sorveglianza.

Dello stesso avviso il vice presidente di Simit Claudio Mastroianni: «Prendere gli accorgimenti necessari non significa che l'epidemia sia fuori controllo o che abbia assunto proporzioni tali da costituire un pericolo per il mondo, e quindi per l'Italia». E conclude: «La conoscenza approfondita del virus, la prevenzione e il monitoraggio delle infezioni con la sorveglianza dei contatti sono misure cruciali per evitare la diffusione su larga scala. È importante identificare rapidamente i casi sospetti e mettere in atto le misure di coordinamento integrato che hanno permesso di controllare altre recenti epidemie». 

PREOCCUPA CAPODANNO CINESE A ROMA Sale la paura a Roma per il coronavirus che ha già provocato diverse vittime in Cina. Iniziano a registrarsi le prime disdette in alcuni ristoranti cinesi della Capitale, da tempo al completo in questi giorni in vista dei festeggiamenti di Capodanno al quale la grande comunità capitolina partecipa da sempre numerosa. Quest'anno la festa in strada è prevista per il 2 febbraio a San Giovanni: per ora non ci son ancora disposizioni da parte della Questura ma l'assembramento, visto che la festa richiama molte persone, potrebbe destare preoccupazioni.

Intanto arrivano le prime cancellazioni in alcuni locali come nel ristorante Sonia, nella Chinatown romana dell'Esquilino, amato soprattutto da attori e registi. «Fino a stamattina era tutto tranquillo, poi nella tarda mattinata sono arrivate le prime disdette: finora 5 tavoli annullati per stasera - racconta la stessa Sonia Zhou - È incredibile, una vera psicosi. Siamo in Italia non è che i cinesi sono più pericolosi degli altri. Ma non tutti la pensano così. Una cliente abituale, annullando la prenotazione di stasera, mi ha proprio spiegato che la sua amica aveva paura».

Ora nella comunità cinese che da anni vive a Roma cresce la preoccupazione per i Capodanno. «La sera del 25 siamo ancora pieni - prosegue Sonia Zhou - ma vediamo cosa succederà nei prossimi giorni». E quello di Sonia Zhou non è l'unico ad aver ricevuto telefonate di disdette. «Ci hanno annullato alcuni tavoli per i prossimi giorni, ma non hanno spiegato il motivo - dice un dipendente di un altro locale al Nomentano - Per il Capodanno siamo però al completo».

Occhi puntati sui festeggiamenti organizzati domenica 2 febbraio a San Giovanni. Una giornata di festeggiamenti che richiamerà tutta la comunità cinese della Capitale. In programma la parata del Drago, la danza del leone, uno spettacolo con balli e canti tradizionali di bambini e adulti, nonché dimostrazioni di arti marziali. Ci saranno stand con dimostrazioni di arte, calligrafia e specialità culinarie. Insomma attrazioni per richiamare un gran numero di persone. Mentre le celebrazioni ufficiali del capodanno cinese si terranno nella Basilica di San Giovanni. Un evento che in passato si svolgeva a piazza Vittorio richiamando tantissimi partecipanti. «Temo che quest'anno le cose vadano diversamente - dice un cittadino cinese che da anni vive a Roma - e che partecipino in pochi».
Ultimo aggiornamento: Giovedì 23 Gennaio 2020, 10:16
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