Giuseppe Catalano, ipotesi omicidio. Il giallo del giornalista morto: «Non era solo in auto»

Giuseppe Catalano, ipotesi omicidio. Il giallo del giornalista morto: «Non era solo in auto»

di Emilio Orlando
La Smart incendiata parcheggiata con in muso in avanti in maniera anomala rispetto alla traiettoria della discesa. Il corpo supino con i pantaloni abbassati a cinquanta metri dalla piccola utilitaria, con poche ustioni ed un’ecchimosi. E una novità: l’uomo non era solo. Nessun motivo apparente che giustifichi la presenza del giornalista settantasettenne Giuseppe Catalano in un luogo così isolato ed impervio. Sono i dubbi che attanagliano gli inquirenti ed investigatori impegnati nelle indagini sulla misteriosa morte del cronista dell’Espresso in pensione, trovato cadavere venerdì pomeriggio in una radura sotto il monte Soratte nel piccolo comune di Sant’ Oreste distante un’ora di macchina dalla Capitale.

Leggi anche > Giornalista trovato morto, le sue inchieste: dal terrorismo nero alla morte di Pasolini

Domani nel reparto di medicina legale del policlinico Gemelli, i coroner incaricati dal procuratore capo di Tivoli Francesco Menditto eseguiranno l’autopsia. Scopo dell’ esame medico è quello di scoprire la causa della morte di Catalano. Non si esclude per il momento che l’ uomo, fratello della fotografa Elisabetta Catalano famosa a livello mondiale per essere stata la fotografa di scena nel film 8 e 1/2 di Federico Fellini, possa essere stato ucciso dopo che qualcuno lo ha attirato in un’imboscata

L’unica telefonata che è partita dal suo cellulare è quella fatta ad un amico antennista a cui aveva chiesto aiuto perché si era perso nel sentiero collinare che sale lungo il monte Soratte sopra il bunker nazista. La piccola utilitaria, ritrovata completamente bruciata era parcheggiata a marcia indietro, con una manovra studiata e non spontanea a seguito di uno sbandamento. Le indagini dei carabinieri del nucleo investigativo di Ostia non scartano nessuna ipotesi nemmeno quella dell’incidente, ma con il passare delle ore questa pista sembra sfumare. Forse, secondo i detective Giuseppe Catalano, al momento della morte non era solo. C’era qualcuno che potrebbe aver incendiato la macchina per eliminare impronte e tracce che potevano portare alla sua identificazione. La macabra scoperta è stata fatta da un contadino della zona che ha visto il cadavere in mezzo al prato più in la Smart incendiata e posteggiata in modo anomalo.
 
Ultimo aggiornamento: Martedì 14 Gennaio 2020, 09:06
© RIPRODUZIONE RISERVATA