Il mistero della morte di Maria Sestina Arcuri. A pochi giorni dal processo è guerra di perizie e testimoni tra difesa e accusa
di Emilio Orlando
Ne sono convinti l'avvocato Giacono Marini, legale di fiducia dell'imputato, e la psicologa Anna Maria Casale, che chiederanno altre verifiche sulla dinamica e la non ammissibilità del minore come testimone perchè ritenuto inattendibile. La pubblica accusa produrrà decine di testimoni a supporto delle ipotesi che vedono imputato l'ex pugile dilettante. La tragedia, che riapproderà al tribunale di Viterbo il prossimo 20 gennaio, avvenne la notte tra il 3 e il 4 febbraio del 2019 a Ronciglione in provincia di Viterbo sul lago di Vico, dove la coppia stava trascorrendo il week end con il figlio piccolo di Landolfi. Mentre i due rientravano a casa, secondo il racconto di Landolfi ai carabinieri, la ragazza precipitò dalle scale di casa della nonna di Landolfi.
Maria Sestina Arcuri, giallo sulla morte: contradditorie le dichiarazioni del fidanzato
Dopo una notte di atroci sofferenze e dolori, venne ricoverata all'ospedale Belcolle di Viterbo solo la mattina successiva. Maria Sestina, riportò gravi ferite alla testa e arrivò in ospedale in stato comatoso per morire il successivo 6 febbraio dopo un delicato intervento chirurgico. Secondo la procura di Viterbo, il presunto assassino, in carcere dal 25 settembre scorso, a causa di problemi legati all' alcolismo era violento con i familiari ed in particolare con la nonna e Maria Sestina. La sera della tragedia entrambi i fidanzati avevano bevuto alcolici in un pub della zona. L'autopsia disposta dopo la morte della ventiseienne stabilì che le ferite letali erano compatibili con una caduta dall'alto della scala ad L interna all' appartamento a due piani in via Papirio Serangeli di proprietà dì Mirella Iezzi.
Un giallo destinato ad infittirsi con il passare del tempo. Le condraddizioni e le incongruenze tecniche che stanno emergendo profilano una “battaglia” di perizie e nuovi esami forensi. Tra i documenti prodotti dall' avvocato Giacomo Marini, anche una serie di 4 morti “sospette” avvenute negli anni nella stessa zona, archiviate come incidenti domestici che si sono verificate, a Vetralla a novembre del 2012 e ad Aprile 2019, a Tarquinia del 2012 ed a Vasanello nel 2019.
Ultimo aggiornamento: Giovedì 16 Gennaio 2020, 17:27
© RIPRODUZIONE RISERVATA