Zara, la studentessa Valeria disegna la nuova collezione: «Che sorpresa»

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di Roberta De Salvador
La dolcezza, la sensibilità e la mano di Valeria Bortoluzzi hanno conquistato Zara. La giovane studentessa bellunese dell'istituto Marangoni di Milano è stata scelta per disegnare una collezione esclusiva di vestiti per il celebre marchio spagnolo.

L'EMOZIONE «L'emozione grande è stata quando ci hanno scelti», racconta Valeria. Già, perché all'inizio i partecipanti erano 100 ragazzi del secondo anno dell'università di moda. A passare la selezione, oltre a lei, ci sono stati solo altri 4 compagni di corso, valutati da una giuria con a capo le head designer di Zara woman. L'azienda da più di 7000 punti vendita nel mondo e 170mila dipendenti ha scelto i candidati da un moodboard, una sorta di collage ricco di immagini ispirazionali.

IL PROFILO «Volevano capire più che altro che persona si trovassero davanti»: Valeria, 21 anni, ha potuto toccare con mano il lavoro dello stilista, ben oltre la mera teoria scolastica. Ma quanto lavoro c'è dietro una collezione? Tanto, visto che il 3 settembre, dopo nove mesi di creazione, nel negozio online e nel punto vendita Duomo di Milano hanno fatto capolino 12 capi seppure con pochi sku, ovvero pezzi per ciascuna taglia. Partita dal classico Lollino pensava di trovarsi come un pesce fuor d'acqua nel mondo della moda. E, invece... «Il metodo che usa la mia scuola è molto pratico - dice -, perché passiamo dal disegnare un capo a realizzarlo materialmente e siamo molto seguiti, massimo 20 per classe». La modellistica resta l'incubo anche della generazione Z, ma sapere come si realizza un capo, è indubbio, aiuti a progettarlo. «Questa opportunità mi ha dato la possibilità di iniziare a capire il mondo del lavoro con un approccio non filtrato. Di solito - aggiunge - lavoriamo individualmente, qui è stato un'attività di gruppo». Con le mediazioni che ne conseguono e anche i viaggi.

L'ITER Prima a vedere nei migliori lanifici di Prato dove nascono i tessuti e poi ad Arteixo, in Galizia, dove c'è il quartier generale di Zara gigantesco. Dopo tanti bozzetti, con i prototipi già realizzati e la collaborazione dei designer di Zara, si è arrivati alla sdiffettatura dei capi, e in seguito alla fase di scrematura di quelli che, poi, sono prodotti. Solo uno dei compagni ha poi potuto proseguire con uno stage al confine col Portogallo. Questo non è stato un cruccio per una mente aperta: «Il mondo della moda corre veloce - sottolinea la Bortoluzzi - ma l'importante è viversela bene». Stampa, ricamo e illustrazione sono la triade su cui vuole focalizzare l'attenzione, senza mettere barriere. Sarebbe scontato pensare che per una giovane che studia in una grande città da stilista non ci siano spazi per un ritorno a casa.

IL FUTURO Sbaglia chi pensa non abbia in serbo tra i suoi progetti anche quello di ritornare a Belluno. «La qualità della vita a Milano non è così alta, qui abbiamo l'aria pulita, le montagne - racconta -. Oggi siamo fortunati con la tecnologia possiamo lavorare ovunque, basti pensare a ProCreate o Behance». Con il primo programma per IPad la 21enne ha illustrato dei quadri 160x110 che saranno inseriti in un prezioso Airbnb a Venezia e con la seconda sta costruendo un suo portfolio che possa aprire nuove finestre lavorative.

LA PECULIARITÀ «La capacità di lavorare con le mani si sta perdendo - afferma con pacata modestia - noto che le persone che mi vedono disegnare restano a bocca aperta». Sembra paradossale, ma il lavoro cucito su misura per Valeria, potrebbe, un giorno, unire in un unico tratto tecnologia e talento, attraverso l'illustrazione. Perché una mano come la sua non capita di vederla tutti i giorni e anche in Zara se ne sono accorti.
 
Ultimo aggiornamento: Lunedì 30 Dicembre 2019, 07:55
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