Mondo Marcio presenta Oh God: «Con questo inedito apro un capitolo nuovo»

Mondo Marcio presenta Oh God: «Con questo inedito apro un capitolo nuovo»

di Rita Vecchio
Un angelo rosa, mani alzate al cielo in segno di vittoria. È la copertina dell'inedito di Mondo Marcio uscito stanotte. Si chiama “Oh God” ed è un capitolo nuovo. Dal titolo al significato allegorico: «È la mia vittoria interiore», dice. Un po' come se Gian Marco Marcello - nome all'anagrafe del rapper milanese - alla vigilia di compiere 33 anni (il 1° dicembre) avesse abbattuto quegli angeli e demoni della canzone con Mina, singolo dell'ultimo disco Uomo!, uscito qualche mese fa.

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«Oh God, cioè che sorpresa! Mi sono accorto di quando sono fortunato».

Cioè?
«Ho capito quello che voglio. Qui c'è un sound attuale, alla Drake, con influenze R&B. Oh God, è un pezzo immediato che esprime equilibrio, consapevolezza, fiducia. Sono in un momento in cui credo in me. Nelle mie possibilità».

Da sesso, droga e cambiali, fa un po' strano sentirla parlare così.
«Lo so».

Amori, viaggi e incontri: che è successo dall'ultimo disco Uomo!?
«Nuova consapevolezza o consapevolezza ritrovata, no lo so. So che i viaggi più importanti si fanno dentro se stessi. Oh God è vicino alla musica che ascolto io. Finora avevo fatto musica secondo quello che la gente si aspettava da me. È un pezzo leggero, pop. Più personale e intimo. Un Mondo Marcio maturo, dove per maturità si intende leggerezza. Non è dicotomia, ma è come se mi fossi reso conto che non si deve sempre combattere e andare contro corrente».

La si vede sempre di più in America.
«Mi dà stimoli. Il fatto di uscire dai luoghi che sono comfort zone, porta a dare il meglio. Oh God è stata scritta e registrata a Miami, e prodotta a Los Angeles da Samuel Hanson».

Mina l'ha ascoltata?
«Purtroppo non ancora. Ma essendo un brano inaspettato, credo che le piacerà. Ha grande apertura mentale. Quando ho collaborato con lei, era un modo per me di dimostrare che oggi in Italia si categorizza e che non è tutto bianco o nero. E che il giudizio critico vince».

 Nel precedente disco compariva la Ferragni...
«E qui c'è Scarface (il mio personaggio mito da ragazzino) con il suo nemico, Sosa. Per dire che non serve dimostrare sempre di essere il primo».

È autobiografico?
«Tutta la mia musica lo è. Non fingerei qualcosa che non sono».

Sanremo?
«La risposta (per ora) è no comment».

Ultimo aggiornamento: Venerdì 22 Novembre 2019, 11:44
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