Calcio alla povertà, Figc e Credito sportivo: «Più servizi e formazione per gli ex calciatori»

Video

di Francesco Balzani
ROMA - Il mondo del calcio cerca un futuro dopo il calcio. L'allarme lanciato due giorni fa dall'ex calciatore e oggi avvocato Guglielmo Stendardo sulle pagine di Leggo, ha scatenato tantissime reazioni riguardo la difficoltà di tutti quei calciatori che dopo l'attività sportiva faticano a trovare un lavoro, non potendo vivere tutta la vita di rendita. I dati shock lo hanno confermato: il 60% dei giocatori in Italia è a rischio povertà dopo 5 anni dal ritiro. Proprio ieri a Palermo è andata in scena la Charity Dinner a favore di Special Team Onlus presieduta da Paolo Maldini e Beppe Dossena che si occupa propro degli ex calciatori in difficoltà. Era presente Cosimo Sibilia, presidente della Lega Nazionale Dilettanti, che e vice presidente Figc che è tornato sul problema: «Non basta la solidarietà e no bastano fondi in denaro; è formando gli uomini che si abbassano questi numeri negativi. Noi ci impegneremo ad appoggiare tutte le iniziative in questo senso, lo stiamo già facendo. Conosciamo bene il problema ed è tra le nostre priorità. Mio padre era presidente dell'Avellino Calcio in serie A e ho capito bene che significa per un calciatore di medio livello non avere la possibilità di vivere di rendita tutta la vita».

Leggi anche > Calcio, Guglielmo Stendardo: «In Italia 6 ex calciatori su 10 sono a rischio povertà»

Pure Andrea Abodi, ex presidente della Lega B e oggi presidente dell'Istituto per il Credito Sportivo ammonisce: «Bisogna tenere in considerazione che oltre il 90% dei calciatori si forma per diventare allenatore, ma solo il 10% ci riesce. Bisogna investire in progetti di qualità e innovazione. Noi abbiamo messo in campo con l'AIC già due strumenti formativi per il post carriera». Abodi si riferisce al corso da calciatore a imprenditore con focus sulla gestione degli impianti delle scuole calcio e sul primo corso di perfezionamento universitario in Diritto e management sportivo». Infine la promessa del n. 1 della Figc Gabriele Gravina ora più attuale: «Con una percentuale degli incassi della Nazionale realizzeremo un albergo per accogliere ex giocatori in condizioni non abbienti».

riproduzione riservata ®
Ultimo aggiornamento: Martedì 19 Novembre 2019, 13:12

© RIPRODUZIONE RISERVATA