La Roma di Giuseppe Di Piazza, scatti tra sogno e realtà

In mostra a Fine Art Galery gli scatti "Roma in un istante" di Giuseppe Di Piazza

di Stefania Cigarini
Un innamoramento per la fotografia, da ragazzino, che l’ha portato in pochi anni a padroneggiare la tecnica di camera oscura. E una certezza, la penna, intesa come passione e professione giornalistica, come linguaggio dominante della vita pubblica. Il privato, però, è in un clic.

Giuseppe Di Piazza, giornalista di vaglia (L’Ora, Il Messaggero, RCS, Il Corriere della Sera), poi anche romanziere, da diversi anni espone le sue foto al pubblico. Accadrà oggi (opening alle 18,30) alla Fine Art Gallery per la mostra Roma in un istante.



«Da quando Fuji ha riscattato Polaroid incrocio il mio tema favorito, quello del paesaggio urbano, con la tecnica della foto istantanea - spiega Di Piazza - In queste foto, per me che vivo a Borgo Pio e che a Roma devo gran parte della mia vita e della mia carriera, ho voluto mostrate soprattutto il lato seduttivo della Città, nel bene e nel male. Roma non ti lascia indifferente, ti si scolpisce nel cuore, che tu la viva o ci passi da turista». 

«Attraverso la composizione del mio paesaggio - aggiunge - cerco sempre di parlare del sentimento della città, di un momento, di uno stato d’animo, di un sogno».

Il passaggio da fotografia come linguaggio privato a vocazione espositiva ha l’imprimatur di Giovanni Gastel, uno dei fotografi di moda più famosi al mondo: «Ha visto una delle mie prime mostre, Io non son padano, a Milano nel 2010, mi ha spinto a continuare, a crederci, ad esporre. A passare dai ritratti, che sono sempre stati secondari in questa mia passione, ai paesaggi urbani».
 
 


Il pezzo più significato della sua visione, in questa mostra “è l’installazione di tre metri sulla sparizione di San Pietro nella luce, una dissoluzione. Tecnica e idea che avevo già sperimentato in una analoga dissoluzione del Duomo di Milano in una installazione di cinque metri”

I progetti fotografici futuri dovranno lasciare spazio, nell’immediato, all’altra passione, quella di scrittore: «A gennaio uscirà I cinque canti di Palermo, una nuova edizione per Harper Collins, delle prime avventure del mio personaggio, Leo Salinas, giovane cronista di nera nella Palermo dei primi anni Ottanta, quella della seconda guerra di mafia»
Piazza di Pietra 28, Roma, dal 14/11 al 23/11
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 13 Novembre 2019, 10:12
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