Vauro scrive al "Brasiliano" dopo lo scontro in tv: «Vediamoci senza telecamere». E lui risponde così

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di Simone Pierini
Prosegue sui social il confronto tra da Vauro e il "Brasiliano", Massimiliano Minocci, dopo il duro scontro avvenuto in tv a Dritto e Rovescio, il talk show di Rete 4 condotto da Paolo Del Debbio. «Lettera aperta a Brasile. Non ti chiamo Brasile ma Massimiliano che è il tuo nome. Ti scrivo perché ci siamo trovati muso a muso con rabbia e con furore». Inizia così la lettera pubblicata su Instagram dal vignettista. Un messaggio e un invito per un nuovo incontro, questa volta senza telecamere, con il Brasiliano che sempre tramite social ha prima insultato Vauro salvo poi accettare il nuovo faccia a faccia.

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«Svastiche, effigi di Mussolini... tutto quello che ti sei tatuato sul corpo rappresenta per me (e non solo per me) orroreschifodisprezzo - ha proseguito Vauro - Con tanta rabbia, certo, ma ti ho guardato negli occhi e oltre l'odio ho visto solitudine, rancore, disperazione e fragilità, sì proprio fragilit໫Ho pensato a chi non sfoggia orridi tatuaggi ma si presenta in giacca e cravatta - ha aggiunto ancora il vignettista - Ho pensato a quanto sia comodo per loro che ci siano persone come te, per nasconderci dietro il loro cinismo, per scaricarle quando è opportuno e gridare al “pazzo fanatico” e coprire così le loro responsabilità. Sei un “nemico” ma un nemico facile “grosso, brutto e cattivo”. Sei lo spauracchio dei mostri veri, quelli che ti usano».



Poi l'invito, per un incontro faccia a faccia lontani dalle telecamere. «Allora ti dico vediamoci. Potrai spaccarmi la faccia, la tua stazza te lo permette. O potremo parlare cenando assieme, così poi puzzeremo di vino tutti e due. Questa lettera è pubblica come lo è stato il nostro scontro. Ma il nostro incontro, se vorrai, sarà privato, senza telecamere né conduttori, io e te. Non è una sfida, è un invito»

Prima del messaggio di Vauro, il "Brasiliano" o "Brasile" aveva pubblicato un video nelle sue Instagram stories, insultando il vignettista. «Sono in macchina a Milano e sto per tornare a Roma - ha detto nel filmato - La domanda del giorno è: ma pizzetto, che puzzava di vino, che voleva fa’? Io ho un'idea, il signore di ieri voleva fare una sorta di Roberto Spada e il giornalista Piervincenzi, il signore mi voleva farmi prendere 5, 6 o 7 anni. Attaccate al c***o a "tavernello", mamma mia come puzzavi de vino a fratelli'». Dopo aver letto la lettera è invece arrivata la risposta, con l'ok a un incontro privato: «Ok accetto!! Dimmi dove e quando!!»


 
Ultimo aggiornamento: Venerdì 8 Novembre 2019, 20:18
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