Alda Merini moriva dieci anni fa, una vita in versi: la poesia del riscatto oltre gli schemi

Alda Merini, la poesia del riscatto oltre gli schemi. Moriva dieci anni fa una delle più grandi voci del Novecento
Dieci anni fa il primo novembre 2009, ci lasciava Alda Merini, considerata una delle maggiori voci poetiche del Novecento, due volte candidata al premio Nobel per la Letteratura.

Nata a Milano il 21 marzo 1931, figlia di un conte diseredato e di una casalinga, Alda manifestò presto la sua sensibilità letteraria - con un esordio a 19 anni e la prima raccolta di poesie (La presenza di Orfeo) nel 1953 - insieme ad una complessa e sofferta personalità che la porterà a successivi ricoveri in manicomio e a condurre una vita molto oltre gli schemi dell'ordinario. Le sue raccolte più importanti sono La Terra Santa (1984), L'altra verità. Diario di una diversa (1986), Delirio amoroso (1989), mentre ad una nuova fase creativa, favorita dalle frequentazioni del bar letterario Caffé Chimera, corrisponde Ballate non pagate (1995, premio Viareggio). Gli anni Novanta corrispondono anche alla scoperta della Merini e della sua opera da parte del grande pubblico che ne fanno simbolo di sofferente riscatto femminile e rinascita costante. Alla sua morte le vengono tributati i funerali di Stato, mentre nel decennale il Comune di Milano le intitolerà il ponte nei pressi della sua casa di Ripa di Porta Ticinese.
Ultimo aggiornamento: Martedì 29 Ottobre 2019, 08:32
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