Infermiera piange dopo 56 ore di lavoro e aver visto morire un bambino: «Siete speciali»

Infermiera piange dopo 56 ore di lavoro e aver visto morire un bambino: «Siete speciali»

di Alessia Strinati
«Possiamo rinunciare alle infermiere anche solo per un minuto?». Questa è la domanda che si pone Laura McIntyre su Facebook dopo aver pubblicato la foto della sorella Caty in lacrime. Caty è un'infermiera alla fine di un turno molto difficile che durante è scoppiata in lacrime ripensando a quello che era successo nel corso della giornata.

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«Caty ha appena concluso il suo quarto turno di fila. Sono circa 53 ore in quattro giorni. Questo non include l’ora e mezza di macchina che si fa ogni giorno. Di solito non ha la possibilità di pranzare o addirittura bere», spiega la sorella mostrando la foto dell'infermiera seduta sulla poltrona mentre si stropiccia gli occhi piangendo davanti al piatto della sua cena.

«Ha assistito una donna che ha dato alla luce un bimbo morto. Avete mai pensato davvero a ciò che vede un'infermiera ogni giorno? Vedono le gioie di mamme e bambini nati sani. Vedono il panico e l'ansia quando una nuova mamma ha paura. Vedono la paura quando c’è un cesareo inatteso. Vedono la pace quando la mamma ha il sostegno della sua famiglia. Vedono adolescenti che partoriscono. Vedono morire persone, vedono arrivare le pompe funebri. Sapevi che devono prendere accordi affinché le agenzie funebri venga a prendere i bambini morti? Neanche io». Tutti possono avere una giornata storta a lavoro, ma quando questo lavoro è a stretto contatto con le persone, con le loro gioie, ma anche con i loro dolori è molto più difficile.

La sorella conclude il post dicendo a Caty che è una persona speciale e ringraziandola a nome di tutti per ciò che fa e per l'aiuto che dà lei, così come tutte le infermiere e gli infermieri.
 
 
Ultimo aggiornamento: Venerdì 18 Ottobre 2019, 00:11
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