Brexit, la truffa: «Donate Bitcoin alla regina per sostenere l'economia dopo l'uscita dall'Ue»

Brexit, la truffa: «Donate Bitcoin alla regina per sostenere l'economia dopo l'uscita dall'Ue»
In tempi di truffe online e frodi informatiche, c'è chi non rinuncia al vecchio stile ma facendo leva sui temi di attualità più delicati. È quanto accaduto nel Regno Unito, alle prese con la sofferta transizione verso la Brexit: diversi cittadini, infatti, hanno ricevuto a casa una lettera con tanto di timbro di Buckingham Palace e la firma del segretario privato della regina Elisabetta. Sembrerebbe una missiva ufficiale, ma è solo un pretesto per perpetrare una truffa.

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Nella lettera, come denuncia Paul Ridden, Ceo della società Smarttask, viene chiesta una ingente donazione in Bitcoin, la criptovaluta più nota e utilizzata al mondo, da destinare direttamente alla sovrana per contenere gli effetti della Brexit sull'economia del Regno Unito. È anche indicato un ammontare minimo per l'aiuto economico: tra 450.000 e 2.000.000 sterline.

La lettera promette «un interesse del 30% per un periodo di tre mesi e la possibilità di diventare membro della Royal Warrant Holders Association».
Sulla missiva è impresso un codice QR da inquadrare con lo smartphone per raggiungere direttamente il portafoglio virtuale su cui effettuare il versamento. Nel testo c'è una parte in grassetto in cui viene chiesto al destinatario di non condividere con altri il contenuto, la violazione del silenzio «può mettere in discussione l'accordo». Il sito di tecnologia It Pro ha contattato Buckingham Palace per un commento, non ha risposto alla richiesta.

Ultimo aggiornamento: Mercoledì 2 Ottobre 2019, 12:54
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