Cuore, lo yogurt alleato contro l'infarto: la ricerca dell'università di Oxford
di Antonio G.Rebuzzi*
Infarto e ictus, formaggi e uova assolti: per la Heart Foundation carne rossa più pericolosa
OBESITÀ
Durante il lavoro 7198 persone hanno avuto un infarto o sono morte per una patologia correlata. La maggioranza apparteneva al gruppo dei più anziani, soffriva di obesità, fumava e aveva la pressione alta. Per quanto riguarda l'alimentazione, chi mangiava più carne rossa, pur prescindendo da tutte le variabili considerate, aveva un rischio d'infarto del 13% superiore a chi ne mangiava poca o niente. Un dato non nuovo e già documentato da molti studi. Il risultato interessante, e per certi versi nuovo, è stato quello determinato dall'analisi del rapporto consumo di yogurt e patologia cardiaca. Coloro che mangiavano circa un vasetto al giorno aveva, negli anni una riduzione del rischio di infarto di oltre il 10 % rispetto a chi non ne mangiava.
E la riduzione del rischio era inversamente proporzionale allo yogurt consumato. Tale dato era valido per tutti i paesi coinvolti nello studio. Ed era in accordo con i risultati dello studio Pure (Prospective Urban Rural Epidemiology) effettuato lo scorso anno su oltre 136.000 soggetti in 21 paesi e pubblicato sulla rivista Lancet, in cui si evidenziava che una modica quantità di latticini nella dieta riduce del 20% il rischio cardiaco rispetto a chi non consuma tali prodotti. Per ciò che riguarda più specificatamente lo yogurt si deve considerare che, oltre ai grassi, contiene vitamine K e calcio e può essere ricco in fermenti lattici e probiotici, molti dei quali esercitano una funzione indubbiamente benefica sulle arterie.
DIETA
Va anche rilevato che il consumo di yogurt è associato a modelli di vita ed a regimi dietetici tipici di persone più attente al loro benessere fisico. Lo studio ha inoltre messo in evidenza la riduzione, pur modesta e ancora da approfondire, del rischio cardiovascolare per coloro che quotidianamente seguivano una dieta ricca di pesce, magro o grasso che fosse.
*Direttore Cardiologia intensiva Policlinico Gemelli Università Cattolica Roma
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 18 Settembre 2019, 13:05
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