Governo, un sottosegretario per il rilancio di Roma Capitale

Un sottosegretario per il rilancio di Roma Capitale

di Mauro Evangelisti
Nelle prossime ore la lista dei sottosegretari dovrebbe essere chiusa. E tra le ipotesi sul tavolo, c’è anche quella di istituire un sottosegretario che segua le aree urbane con particolare attenzione alla riforma e all’assegnazione dei poteri a Roma Capitale. Per farlo però servirebbe un decreto che metta insieme tutte le competenze. Dunque potrebbe esserci una figura alla presidenza del Consiglio che segua proprio queste tematiche. In quel caso, se l’operazione andrà in porto, c’è chi vede come candidato naturale il dem Roberto Morassut, ex assessore di Roma nel decennio scorso, che ha sempre seguito la materia.

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L’obiettivo: il rilancio di Roma. Su un altro fronte per il posto di sottosegretario allo Sviluppo economico con deleghe alle comunicazioni, l’uomo su cui potrebbe puntare il Pd è il lucano Salvatore Margiotta. Per il resto la partita è ancora aperta, si parla di 44 sottosegretari, di cui 24 al Movimento 5 Stelle, 18 dei Dem e 2 di Leu. Restando in area pd c’è chi avverte che vi potrebbero essere sorprese e che gli esterni saranno più del previsto, anche perché al Senato i numeri della maggioranza non sono altissimi. Ecco allora che torna l’ipotesi dei due assessori del Lazio, Gian Paolo Manzella e Lorenza Bonaccorsi, che potrebbero finire rispettivamente agli Affari Europei e al Turismo. Tra l’altro, dovesse andare in porto questo passaggio, alla Regione Lazio si libererebbero due posti utili a consolidare il dialogo tra Zingaretti e il M5S.

VIMINALE
Per quanto riguarda le altre caselle, nel Pd è forte l’ipotesi di Emanuele Fiano agli Interni, di forte esperienza politica, al Viminale assegnato a un tecnico di eccellenza come Luciana Lamorgese. E per il Movimento 5 Stelle come viceministro all’Interno si parla dell’attuale capogruppo alla Camera, Francesco D’Uva. Nei Dem agli Esteri potrebbe andare Lia Quartapelle, alla Scuola Anna Ascani, all’Ambiente Andrea Martella, Antonio Misiani al Mef, Marina Sereni alla Salute, mentre per Walter Verini c’è in ballo il ruolo di sottosegretario con delega all’Editoria. Altri nomi che rimbalzano: l’emiliana Giuditta Pini e l’abruzzese Luciano D’Alfonso. Va anche ricordato che il premier Giuseppe Conte vorrebbe come sottosegretario a Palazzo Chigi il segretario generale Roberto Chieppa, dunque un tecnico. Nel M5S c’è una sorta di dualismo per l’Economia tra Laura Castelli (già viceministro con Tria, potrebbe essere confermata al Mef) e Stefano Buffagni (che però potrebbe essere dirottato alle Infrastrutture). Luca Carabetta, 28 anni, è in corsa per l’Innovazione. Per la Salute sono in pista il siciliano Giorgio Trizzino e il romano Pierpaolo Sileri. A sorpresa sta prendendo forza l’idea di assegnare un posto da sottosegretario all’ex sindaco grillino di Livorno, Filippo Nogarin, che è risultato il primo dei non eletti alle Europee nella circoscrizione del centro: tra le ipotesi che girano c’è che vada all’Innovazione o alla Pubblica amministrazione, ma solo quando sarà pronta la lista si saprà. Giulia Lupo va verso il Mise. Altro nome forte è Manlio Di Stefano: per lui lo scenario più probabile è quello di seguire Luigi Di Maio alla Farnesina.
 
Ultimo aggiornamento: Domenica 8 Settembre 2019, 19:36
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