Effetto Brexit, l'ex cuoco della famiglia reale rischia di essere cacciato dal paese

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«Vivo in questo paese da quasi 15 anni, pago ogni anno migliaia di sterline di tasse e ho dato lavoro a tante persone che lavorano nel mio ristorante. Eppure, ora rischio di diventare un immigrato irregolare: è ridicolo». Un vero e proprio sfogo, quello di Damian Wawrzyniak, chef polacco che ha fatto la sua fortuna in Gran Bretagna, fino a diventare il cuoco della famiglia reale britannica e il capo chef per una serie di eventi, tra cui le Olimpiadi di Londra 2012.

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Come riporta l'Independent, a causa della Brexit anche Damian Wawrzyniak, come tanti immigrati nel Regno Unito, ha dovuto sbrigare parecchie pratiche burocratiche per continuare a lavorare Oltremanica. Lui vorrebbe farlo per il resto della sua vita, ma il suo status, al momento, non glielo permetterebbe. «Ho fatto richiesta al Ministero dell'Interno per ottenere lo status di immigrato regolare, quello riservato ai cittadini provenienti dall'Unione Europea» - ha spiegato lo chef, sfogandosi su Twitter - «La loro risposta? Mi hanno dato un permesso temporaneo, che scade tra cinque anni. Questo è ridicolo. Solo per ricordarvelo: sono famoso e apprezzato in tutto il paese, ho cucinato due volte per tutta la famiglia reale, sono stato il capo chef alle Olimpiadi e alle Paralimpiadi del 2012».

Damian Wawrzyniak, 39 anni e due figli, ha poi aggiunto: «Ero contrario all'idea di dover chiedere di restare in quella che considero la mia casa, ma ho deciso di farlo perché non avevo altra scelta, ed ecco cosa ho ottenuto. Fondamentalmente, mi hanno detto "Grazie, puoi restare qui per altri cinque anni". Farò ricorso contro questa decisione, sono pronto a contattare i miei legali».
Lo chef, poi, ha denunciato: «Ci sono milioni di persone nella mia stessa situazione, che però non sono famosi come me e non hanno la possibilità di capire ciò che sta succedendo. Dobbiamo essere pronti a lottare contro tutto questo». La condizione in cui si trova il famoso chef polacco è quella di milioni di altri lavoratori, tutti provenienti da paesi dell'Unione Europea. A richiedere il 'settled status' sono, per la maggior parte, lavoratori polacchi, seguiti dai romeni e dagli italiani. Finora, però, solo un milione di lavoratori è riuscito ad evitare la brutta sorpresa del permesso provvisorio.
Ultimo aggiornamento: Sabato 24 Agosto 2019, 21:52
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