Simon Gautier, il padre non ci sta. Cinque domande ai pm «per sapere tutto di mio figlio»
Federica M. - questo il nome della donna - ha accusato un aumento dei battiti cardiaci, difficoltà respiratorie e un'improvvisa mancanza di forze quando ormai era da sola nel bosco di Zaro, migliaia di metri quadri di macchia mediterranea su Punta Caruso, al confine tra Forio e Lacco Ameno. Le poche energie rimaste le usate per mettersi in contatto con il 118: a risponderle è stato l'infermiere Luca Cardillo il quale, dopo avere chiesto ripetutamente indicazioni all'escursionista circa la propria posizione senza riceverle, ha suggerito alla donna di inviargli un messaggio WhatsApp con la localizzazione rilevata dal GPS del cellulare.
Purtroppo neppure con questa informazione il personale dell'ambulanza inviata posto è riuscito a trovare la turista, nascosta nella fitta boscaglia.
L'infermiere della Centrale, allora, ha chiesto l'intervento via mare della Guardia Costiera, sempre avvalendosi della posizione GPS trasmessa con WhatsApp. Anche questo tentativo però si è rilevato vano. Solo un'ulteriore telefonata tra l'operatore e l'escursionista ha permesso di acquisire i dettagli utili - come la vista di particolari e di barche lontane - che hanno consentito l'intervento di soccorso della Guardia Costiera via mare. Federica è stata recuperata dalla motovedetta e trasportata intorno alle 11.30 nel porto di Forio da cui è stata trasferita nell'ospedale Rizzoli dell'isola di Ischia a bordo di ambulanza.
Ultimo aggiornamento: Giovedì 22 Agosto 2019, 17:06
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