Luigi Vazzana, salvato sul materassino: «Stavo per morire, perché non mi hanno trovato prima?»

Luigi, il ragazzo salvato sul materassino: «Stavo per morire, perché non mi hanno trovato prima?»
Il suo caso ha fatto il giro del web: lui si chiama Luigi Vazzana e qualche giorno fa è stato salvato in mare dalla Guardia Costiera dopo che era finito al largo a bordo del suo materassino, su cui si era addormentato. La versione iniziale era da film: appisolatosi sul gonfiabile, dalla costa reggina sarebbe arrivato quasi a Messina, trascinato dalle correnti. In realtà il giovane è stato recuperato ad appena due miglia da Scilla, e riportato proprio sulla costa calabrese, come ha specificato in una nota stampa la stessa Guardia Costiera di Reggio Calabria.

Si addormenta sul materassino, la corrente lo porta al largo: salvato all'una di notte


Ma Luigi, parlando al Corriere della Sera, ha altro da raccontare: perché i soccorsi sono stati così lenti nel ritrovarlo? «Non capisco perché non mi hanno trovato prima, stavo per morire di freddo», ha detto. «Devo la vita a me stesso, perché non ho perso la testa e sono stato capace di risparmiare le forze». Poi racconta ciò che è accaduto: «Ero sul materassino, forse ho avuto un colpo di sole e sono svenuto: mi sono svegliato dopo venti minuti ed ero già distante dalla riva. Ho cercato di girarmi ma nel farlo ho notato che si era bucato».



Sul suo racconto ci sono dei dubbi: calatosi in mare alle 18.30, è ‘sparito’ dai radar dei suoi amici intorno alle 19.15, il che significa che non può aver dormito solo una ventina di minuti. Le ricerche sono iniziate intorno alle 19.30 e concluse all’una di notte, quando il ragazzo è stato ritrovato vicino agli scogli sotto il Castello Ruffo, direzione Bagnara Calabra. «Sentivo il corpo ghiacciato, i denti battevano da soli, ho anche vomitato. Ma non mi sono sconfortato». In tanti hanno condiviso la notizia sui social, anche con un sorriso: ma Luigi, di sorridere, non ha molta voglia.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 21 Agosto 2019, 14:13
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