Ebola, a Fiumicino scatta l'allerta: controlli serrati per i voli provenienti dal Congo
Tumore, il mistero dei cinque bambini malati nella stessa scuola elementare
Roma, rientra l'allarme terrorismo, il siriano ricercato non è in Italia
''Ad oggi - si legge nel documento del ministero della Salute di cui è in possesso l'Adnkronos - vengono eseguiti controlli sanitari sugli operatori delle Organizzazioni governative e le Ong che rientrano dalla Repubblica democratica del Congo''. I loro rientri, programmati ''sono sempre indiretti, con scalo, di norma in un paese Ue, possono però arrivare anche con voli extra Eu, ad esempio dall'Etiopia''. La procedura d'intervento, sul modello di quella già sperimentata nella precedente epidemia di Ebola del 2014, contenuta nell'ordinanza del medico di aeroporto che sarà inviata agli enti interessati a seguito della riunione, ''ha tempi d'intervento a bordo aereo di 2-3 minuti''.
Nel documento viene anche stilato il cronoprogramma delle azioni degli Uffici di sanità marittima, aerea e di frontiera (Usmaf) che devono scattare nello scalo di Fiumicino. Dalla segnalazione se ci siano ''voli diretti/indiretti (con scalo intermedio) dalla Repubblica democratica del Congo e dal Ruanda'' fino ad arrivare all'obbligo per tutte le compagnie aeree con voli in arrivo di avere a bordo un numero di Plc (la scheda di individuazione passeggeri per fini di sanità pubblica) pari al numero di passeggeri ed equipaggio imbarcabili. Una scheda che deve essere compilata nei casi in cui l'autorità di sanità pubblica sospetta la presenza di una malattia infettiva, in cui si chiedono ai passeggeri informazioni utili: dal numero del volo al posto su cui si è seduti sull'aereo, oltre alle consuete informazioni anagrafiche. Nel documento del ministero si chiedono poi i numeri di cellulare dei capi scalo e dei responsabili di tutte le compagnie aeree con scalo a Fiumicino, nonché quelli del personale per una massima operatività.
Ultimo aggiornamento: Sabato 20 Luglio 2019, 19:10
© RIPRODUZIONE RISERVATA