Innamorarsi in aereo durante la turbolenza: «Ci siamo stretti la mano»
L'Italia e la Cina sono due paesi che «da adesso in poi saranno sempre più vicini», ha aggiunto Miao. «Da un punto di vista economico i due paesi sono ben combinati. L'Italia ha bisogno della Cina e la Cina ha bisogno dell'Italia», le parole dell'amministratore delegato, che si dice «ottimista» dal punto di vista commerciale. Per quanto riguarda il rapporto con i partner italiani, dopo le tensioni tra il colosso cinese e gli Stati Uniti, il Ceo assicura che «il business e il dialogo continua ad andare avanti come di consueto».
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Come candidarsi
3,1 MILIARDI DI DOLLARI DI INVESTIMENTO Nel dettaglio, il colosso cinese, presente in Italia da 15 anni, investirà «1,9 miliardi di dollari in acquisto di forniture, 1,2 miliardi in marketing e operations e 52 milioni in ricerca e sviluppo». «Voglio chiedere regole trasparenti, efficienti e giuste» per l'applicazione del golden power sul 5g in Italia, ha aggiunto Miao. «Al momento si applica solo ai fornitori non europei, invece, dovrebbe essere rivolto a tutti, perché la tecnologia è neutrale e non è legata a questioni geopolitiche».
«Il 5g è molto importante e il golden power dovrebbe essere collegato a tutti i player», in modo che nel momento in cui l'Italia partirà con il 5g «ci sarà una infrastruttura sicura e affidabile. È una grande necessità per il paese essere pronti prima del lancio» della rete ultraveloce, sostiene Miao. Il Ceo di Huawei Italia esprime poi perplessità sulle nuove tempistiche previste dal decreto, in quanto «ha aumentato da 25 a 165 i giorni necessari» per una idonea valutazione dei rischi e possibili violazioni alla sicurezza nazionale.
Ultimo aggiornamento: Lunedì 15 Luglio 2019, 14:05
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