Bimba nasce con una macchia gigante, commenti choc sui social: «Un mostro, uccidetela»

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di Simone Corbetta
Una madre di trentacinque anni è stata vittima di alcuni balordi che hanno detto che sua figlia “E’ un mostro e dovrebbe essere uccisa”. Carol Fenner è la madre di Luna, quattro mesi, nata in Florida con una “macchia” sul volto conosciuta come nevo congenito melanocitico gigante (GCMN). Carol ha pubblicato le foto di sua figlia online ed ha riferito di aver ricevuti molti commenti di sostegno, ma anche alcuni orribili: «La peggior cosa è stata detta da un uomo: ”Non sarebbe meglio se la uccideste, piuttosto che vivere vicino ad un mostro come Luna”?». Carol ha poi continuato: «Penso che le persone siano scioccate quando la vedano, e lo sarei anch’io, ma voglio solo che ragionino sulle proprie reazioni».

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La GCMN colpisce circa un neonato su 20 mila nel mondo. Quando Luna è nata, lo scorso 7 marzo, i medici la hanno subito portata via per determinare se il nevo fosse maligno. Dopo aver eseguito gli esami, a Carol è stato riferito che non si trattava di un tumore maligno, ma di un nevo congenito melanocitico. «Abbiamo avuto un respiro di sollievo e ci hanno dimessi. Ci hanno detto di visitare il dermatologo tra tre mesi, ma non ho voluto aspettare nel giro di un mese abbiamo portato Luna dal chirurgo plastico», riferisce Carol. Molti sono stati i commenti di solidarietà: «Anche se alcuni hanno reagito alle foto di Luna con commenti odiosi, molti ci hanno mostrato sostegno. Viene chiamata “farfallina”, a causa della forma della “macchia” sul viso. Ci sono state persino persone che ci hanno inviato delle foto con il loro viso dipinto di nero come quello di Luna. Quando li ho visti, sono stata sopraffatta dall’emozione».

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Carol ed il proprio compagno, Thiago Taveres di trentadue anni, hanno paura che la propria figlia possa essere vittima di bullismo, quando crescerà, cosi hanno esaminato le possibilità di rimuovere il nevo, anche per ridurre il rischio che si trasformi in un melanoma: «Abbiamo consultato molti chirurghi che ci dicono cose diverse perché quello che ha Luna è raro. C’è chi dice di aspettare che Luna cresca, altri invece dicono di intervenire subito». Poi continua: «Alcuni hanno suggerito la chirurgia laser, invece di rimuovere il nevo, ma, la madre di un bambino con una “macchia” molto più leggera di quella di Luna mi ha riferito di aver effettuato trenta sedute di laser in anestesia generale, e di averne poi bisogno di altre cinquanta».

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Carol è anche preoccupata dei risvolti psicologici che la bambina potrebbe avere attendendo la rimozione in tempi brevi: «Se lo facessimo rimuovere quando Luna avrà dieci anni, è probabile che se lo ricorderà, e probabilmente avrà anche più cicatrici». A sostegno di Luna è stata creata una pagina di fundraising sulla piattaforma GoFundMe, dove è possibile contribuire a raccogliere fondi per la chirurgia plastica, i biglietti aerei, le spese ospedaliere e, soprattutto, all’allontanamento dal lavoro di Carol per seguire Luna nei prossimi due anni. Finora sono stati raccolti quasi 19 mila dollari da più di quattrocentotrenta donatori. L’obiettivo è di raccoglierne 48 mila. E’ inoltre presente una pagina instagram: @luna.love.hope ed una pagina facebook: https://www.facebook.com/carolinafenner a sostegno di Luna.
 
Ultimo aggiornamento: Sabato 13 Luglio 2019, 19:46
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