Taranto, le gru crollate sono tre: «Disperso Mimmo, operaio 31enne».
In corso le ricerche in mare

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Un ragazzo di 31 anni operaio alla ArcelorMittal risulta scomparso dopo che ieri tre gru si sono spezzate al porto di Taranto, per via del forte vento: il giovane si chiama Mimmo Massaro ed è di Fragagnano, nel tarantino. La Procura ha aperto un fascicolo d'inchiesta sull'incidente, avvenuto ieri sera: la gru su cui si trovava Mimmo si è spezzata trascinandolo in mare. Stamattina sono riprese le ricerche, sul posto anche il procuratore Carlo Maria Capristo.



«Sono tutt'ora in corso le ricerche dell'operaio disperso, le cui operazioni sono rese difficoltose a causa della torbidità delle acque e del pericolo conseguente alla presenza dei rottami e delle gru pericolanti e rese instabili dal fortunale occorso», precisa la Capitaneria di Porto-Guardia costiera di Taranto. «La forte tempesta abbattutasi ha provocato un cedimento a catena di tre gru posizionate sulla banchina su una delle quali si trovava il gruista disperso, caduta nello specchio acqueo antistante la banchina stessa». 

 
 

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«L'Autorità Giudiziaria ha disposto il sequestro dell'intera area e la Capitaneria di Porto ha emesso un'ordinanza di interdizione alla navigazione, in considerazione delle condizioni di pericolo in atto, nello specchio acqueo per un raggio di 250 metri dalla sommità del molo ove è avvenuto l'incidente», ha specificato la Guardia Costiera.

USB, SCIOPERO FINO AL 15/7 DOPO INCIDENTE GRU Il sindacato di base Usb di Taranto ha indetto uno sciopero dalle 23 di ieri e fino alle 7 del mattino del 15 luglio al siderurgico, dopo l'incidente con un operaio disperso per la gru abbattuta dal forte vento del 10 luglio. «L'ennesima immane tragedia - scrive il sindacato in una nota - conferma l'assoluta pericolosità in cui versano gli impianti gestiti da ArcelorMittal Italia».

«Meno di 24 ore fa - prosegue la nota - abbiamo consegnato un CD al ministro Luigi Di Maio contenente 170 foto e 70 video che attestano lo stato fatiscente degli impianti dello stabilimento e a lui abbiamo chiaramente detto che ad oggi non ci sono le condizioni di sicurezza necessarie per coloro che lavorano all'interno di una fabbrica che oramai è ridotta ad un cumulo di rottame»: «la fabbrica - conclude Usb - va chiusa». 

Ultimo aggiornamento: Giovedì 11 Luglio 2019, 12:18
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