Baudo: «Per il mio compleanno vorrei uno show sull'Italia del Duemila»
di Donatella Aragozzini
La serata celebrativa ricorderà naturalmente i tanti, tantissimi programmi condotti da Baudo dal 1959 ad oggi, con la partecipazione di numerosi ospiti, molti dei quali “scoperti” da lui: Fiorello (che si è collegato in streaming per fare gli auguri di buon «Pippesimo»), Lorella Cuccarini, Al Bano e Romina Power, Giorgia, Michelle Hunziker, Laura Pausini, Jovanotti, Massimo Lopez e Tullio Solenghi, Ficarra e Picone, Gigi D’Alessio, Giancarlo Magalli e Anna Tatangelo. «Ho scoperto tante persone perché ero curioso, andavo a cercare personaggi carini nelle sagre paesane», ricorda il padre dei presentatori tv, «allora la televisione era da fondare e bisognava creare un corpus artistico di livello. Ora l’Italia andrebbe rivisitata, è acciaccata ma qualcosa da scoprire c’è ancora ed è compito della Rai, che è servizio pubblico e deve creare cose nuove, avere qualcosa in più dei programmi commerciali, rimanere popolare mescolando contenuti più alti a quelli vicini a tutti. La Rai sta facendo tanto per quanto riguarda la qualità ma il palinsesto va rinnovato, è un dovere. Un programma nuovo all’inizio sconvolge ma, successivamente, può acchiappare il pubblico».
Guardandosi indietro, Pippo rivela di non avere «rancori, amarezze o rimpianti, solo gioie» (anche se avrebbe voluto «dirigere un’orchestra e condurre un tg, ma non ce l’ho fatta») e di nuovo guarda avanti: «Il vero uomo di vita prende spunto dagli insegnamenti del passato per disegnare prospettive per l’avvenire. Anche l’uomo di spettacolo deve fare così. Questo cavallo facciamolo sempre camminare verso un avvenire sempre più forte».
Ultimo aggiornamento: Venerdì 7 Giugno 2019, 09:53
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