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Secondo i primi accertamenti la vettura, di proprietà di un palermitano attualmente detenuto nel carcere Pagliarelli di Palermo, era abbandonata in quel terreno incustodito da diversi mesi. E il proprietario del pitbull, rintracciato grazie al microchip dell'animale, l'avrebbe usata come ricovero notturno per il povero animale. Legato all'auto, in quel terreno incustodito che costeggia la strada, il cane, però, stanotte ha trovato la morte tra atroci sofferenze. Sulla vicenda indagano i carabinieri.
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Una notte di orrore denunciata su Facebook da un volontario animalista. «Mi chiamano in piena notte - scrive Salvatore Libero Barone -. Un povero pit dato alle fiamme in provincia di Palermo. Neanche il tempo di vestirmi e lui o lei non respiravano più». Secondo il suo racconto una coppia di ragazzi avrebbe assistito alla «sofferenza indicibile di questa ennesima vittima che bruciava lentamente e chissà da quanto».
Avrebbero provato anche a liberarlo ma «si sono ustionati anche loro - scrive ancora l'animalista - ed ormai era troppo tardi. Non so dove andremo a finire. Ormai ho smarrito ogni parola contro questa società brutale, infame, meschina».
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 29 Maggio 2019, 18:18
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