"Io lo voglio dire pubblicamente: la Polizia di Stato non si può delegittimare. Chi sta in strada non indossa una casacca politica, ma difende la libertà di ognuno di noi. Un abbraccio affettuoso a tutti i poliziotti".
Io lo voglio dire pubblicamente: la Polizia di Stato non si può delegittimare. Chi sta in strada non indossa una casacca politica, ma difende la libertà di ognuno di noi. Un abbraccio affettuoso a tutti i poliziotti
— Paolo Borrometi (@paoloborrometi) May 16, 2019
In molti hanno letto il tweet di solidarietà di Borrometi come un attacco a Roberto Saviano. Infatti, lo scrittore in questi giorni ha attaccato più di una volta la polizia di stato che, proprio su twitter, ha risposto all'editorialista di Repubblica alimentando ulteriormente la polemica.
Se mettiamo in discussione le forze dell’ordine, mettiamo in discussione la nostra libertà.
Teniamo fuori dall’agone politico la Polizia — Paolo Borrometi (@paoloborrometi) May 16, 2019
Borrometi, in realtà, puntualizza nel suo botta e risposta con altri utenti su twitter, che la polizia non va delegittimata sottoponendola ad attacchi che ne possano minare la credibilità. Borrometi sottolinea, infatti, come l'errrore o l'eccesso di zelo di un signolo agente, non possa in nessun modo offuscare sul lavoro insostituibile che migliaia di poliziotti compiono ogni giorno, rischiando la vita. Un post necessario anche alla luce del fatto che qualcuno vuole in qualche modo etichettare chi lavora quotidianamente per tutti i cittadini.
Se ci sono singoli che sbaglino devono pagare, come qualsiasi altra categoria. Ma non rappresentano tutta la polizia!
— Paolo Borrometi (@paoloborrometi) May 16, 2019
Insomma, secondo il giornalista, che in questi giorni è in tour per l'Italia per promuovere il suo libro "Un morto ogni tanto", ricorda l'importanza di non coinvolgere la polizia in polemiche di parte
Ultimo aggiornamento: Venerdì 17 Maggio 2019, 15:33
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