Ciampino, candidata sindaco ricattata con foto hot: «Sono scatti taroccati, non farò mezzo passo indietro»
«Questo non è un gossip rosa - aggiunge la Ballico - è un atto intimidatorio normalmente utilizzato dalla mafia e dalla criminalità organizzata per convincere chi non accetta di piegarsi alle loro regole».
È giallo sui ricatti subiti da Daniela Ballico, iniziati con due furti a distanza di due giorni: il primo il 25 aprile scorso quando a Matturro viene rubato il cellulare, il secondo il 28 quando alla candidata sindaco viene aperta la macchina e fatto sparire il pc. È tutto documentato con querele presentate ai carabinieri, così come il 13 maggio scorso viene segnalato - stavolta ai poliziotti di Marino - il plico contenente conversazioni e foto 'taroccate' e fatto trovare ai diretti interessati sotto la saracinesca del comitato in via Trieste.
«Quando ho accettato la candidatura del centrodestra come sindaco di Ciampino, sapevo che non sarebbe stato facile - spiega la Ballico - che gli avversari sarebbero stati tanti, agguerriti e pronti al confronto ma mai avrei immaginato, a due settimane dal voto, di dovermi difendere da calunnie e ricatti di stampo mafioso, da furti e sabotaggi... Tutto inizia il 25 aprile scorso quando Matturro va nella pizzeria a piazza Trento e Trieste per pranzare. Nella sala vede sedute persone a lui conosciute, le uniche, come spiegherà il titolare del locale, presenti quando si accorge di aver perso il cellulare. Qualche giorno dopo - continua la candidata sindaco - io mi accorgo di non aver più il mio pc portatile che in genere tengo nel cofano della mia Fiat Panda. Ho notato il nottolino della portiera lato guidatore forzato e ho denunciato il furto del computer ai carabinieri. Lì c'erano foto mie e di famiglia, oltre a documenti, buste paga, denunce dei redditi».
«Dieci giorni dopo questi due fatti cominciano a girare strane voci a Ciampino da parte di candidati e non, circa delle rivelazioni bomba che mi avrebbero costretto al ritiro. Successivamente sento esponenti della Lega e di Fratelli d’Italia - conclude la candidata del centrodestra - che mi dicono che sono stati contattati da qualcuno che gli ha detto dell’esistenza di questo plico e che sarebbe stato meglio convincermi a ritirare la candidatura. Domenica scorsa il plico lo hanno fatto trovare anche sotto la saracinesca del comitato in via Trieste 52, recapitato in contemporanea anche a casa di altre persone. Beh sappiate che io non mi farò mai ricattare né oggi da candidato né domani da Sindaco».
Ultimo aggiornamento: Giovedì 16 Maggio 2019, 14:46
© RIPRODUZIONE RISERVATA