Noemi, il padre rompe il silenzio: «Mia figlia respira da sola, ma non ha ancora parlato»

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di Matilde Andolfo
Fabio Staiano, papà di Noemi, la bambina di quattro anni ferita il 3 maggio scorso durante una sparatoria in piazza Nazionale a Napoli, rompe il silenzio. Soltanto oggi il primo, vero segnale positivo. Noemi è stata stubata.
Qual è il suo stato d'animo?
"Preghiamo e speriamo. È già un miracolo che Noemi sia ancora viva, ma la prognosi resta riservata. E comunque la strada per la guarigione è lunga"



A tal proposito si è parlato anche delle cure di riabilitazione che sarebbero costose
"Sì, ma non abbiamo mai chiesto soldi. Accanto a noi abbiamo persone meravigliose, medici e infermieri dell'ospedale. Il Santobono è ormai la nostra seconda casa"
Noemi è stata stubata solo oggi. Qual è la situazione?
"Su Noemi è stato romanzato troppo. Si è detto che la mia piccola ha parlato, ha chiesto le bambole. Ma come avrebbe potuto parlare con un tubo in gola? Ecco perché chiediamo di tutelare la privacy di una bambina che sta ancora lottando"
Cosa chiedete allo Stato?
"Per un crimine così atroce chiediamo giustizia. Il 3 maggio non è stata ferita solo Noemi ma lo Stato. E lo Stato dovrà dare risposte adeguate condannando al massimo della pena i responsabili dell'accaduto".
La sua è una famiglia unita. Che ha fatto quadrato intorno alla tragedia di Noemi
"Io, mia moglie Tania insieme al resto della famiglia stiamo vivendo un inferno che mai nella vita avremmo immaginato di vivere.
Siamo persone semplici"

 
 

Cosa direbbe ai killer di Noemi?
«Con quale coraggio hai sparato all'impazzata? Potevi fare una strage. Perché, perché avete fatto così tanto male?»
Vi aspettavate una reazione così forte da parte di Napoli e dei napoletani?
"Napoli ha risposto in maniera unica e generosa. E il cuore dei napoletani e’ infinito. Sarà difficile per noi tornare alla vita normale. Certi ricordi non si cancellano. Ma Napoli è soprattutto bellezza e cuore grande. Noi la dobbiamo difendere dal male. E dobbiamo difendere i suoi figli più piccoli".
Quindi non andrete via?
"Mai. Sono le persone sbagliate che stanno al posto sbagliato che non devono stare a Napoli".
Come immagina in suo futuro?
"Speriamo di uscire presto da questo incubo. Spero di portare sana e salva Noemi dal presidente Mattarella e dal Papa per ringraziare Dio"
E per Noemi cosa spera?
"Noemi si impegnerà a portare avanti valori come giustizia e legalità. Sarà testimonianza vivente del bene che vince sul male. E nell'immediato vorrei che uscisse dall'ospedale con un sorriso".
Cioè?
"Ieri Alessandro Siani ci ha espresso la sua solidarietà. Magari lui e Noemi potrebbero improvvisare uno sketch. Vederla tornare a sorridere è il nostro desiderio più grande"

Ultimo aggiornamento: Martedì 14 Maggio 2019, 23:01
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