Deejay accoltellato, fermato l'amico: «Non ho fatto niente». Maurizio è ancora in coma

Deejay accoltellato, fermato l'amico: «Non ho fatto niente». Maurizio è ancora in coma
Un giovane di 25 anni di Stezzano è stato rintracciato e fermato dai carabinieri per il tentato omicidio di Maurizio Canavesi, il deejay accoltellato all'alba di ieri nel bergamasco, a Terno d'Isola, nell'androne del palazzo dove abitava dopo essere tornato con alcuni amici da un rave party in Toscana. Il 25enne, sulle cui tracce i carabinieri erano sin da ieri, è stato fermato nella notte a Brescia.

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Canavesi è ancora ricoverato in gravi condizioni, in Terapia intensiva, all'ospedale Papa Giovanni XXIII, dov'è tenuto in coma farmacologico per la gravità delle ferite. I chirurghi sono riusciti a estrargli la lama del coltello che gli era rimasta conficcata nel collo. Il fermato è uno degli amici che erano rientrati con il dj dal rave party in Toscana. 



Nel corso di una conferenza stampa, questa mattina al comando provinciale dei carabinieri di Bergamo, in via delle Valli, i carabinieri del nucleo investigativo e il sostituto procuratore titolare del caso, Carmen Santoro, hanno mostrato la lama di coltello che è stata estratta dal collo di Maurizio Canavesi. Il movente specifico non è ancora stato chiarito, pare tuttavia che alcuni screzi tra Canavesi e l'amico che lo ha aggredito si erano registrati fin dal viaggio in auto dalla Toscana a Terno d'Isola. All'arrivo l'aggressione con il coltello, di fronte agli altri amici. Canavesi ha raggiunto l'androne del palazzo, dov'è stramazzato a terra. Il fermato è accusato di tentato omicidio. 

IL FERMATO: NON HO FATTO NIENTE «Io non ho fatto niente»: così si è difeso davanti agli investigatori il venticinquenne di Stezzano U.S., disoccupato. Una lite, la loro, per le spese sostenute durante il fine settimana passato in Toscana a un rave party, poi degenerata: il diverbio era iniziato durante il viaggio di ritorno ed è culminato con l'accoltellamento. Canavesi è stato inseguito nell'androne della casa dei genitori a Terno d'Isola, dove stava rientrando, e colpito alla spalla con un coltello che gli è rimasto conficcato nel collo e poi estratto dai medici dell'ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo.

Il gruppetto che era andato al rave era formato da quattro amici bergamaschi, due ragazzi e due ragazze.
I quattro avevano raggiunto la Toscana con un camper di proprietà di Canavesi. Dopo l'aggressione, il venticinquenne oggi fermato era scappato proprio con il camper, dal quale aveva preso il coltello usato per ferire l'amico. Ora dovrà comparire davanti al gip per l'interrogatorio.

Ultimo aggiornamento: Mercoledì 24 Aprile 2019, 16:46
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