Utrecht, il palazzo libreria che strega turisti e cittadini
di Francesca Spanò
Libreria, scaffali e fantasia
Chi scorge la libreria non può fare a meno, ancor prima di scattare una foto, di leggere le copertine alla ricerca di un titolo che si conosce molto bene e l’effetto ottico è garantito. A livello tecnico, si tratta di un insolito trompe l'oeil a tre livelli, realizzato insieme al collega Deef Feed per un preciso scopo: creare un regalo personalizzato per i suoi amici che hanno una casa nello stabile. Non si parla, dunque, di un lavoro su commissione, ma di un bellissimo cadeau che rivaluta un muro che andava risistemato e abbatte i confini a suon di cultura. Un’alternativa certamente originale, ma forse nemmeno lo stesso artista avrebbe mai potuto aspettarsi tanto successo e oggi Jan Is De Man è sempre più noto, anche perché non è come tutti gli street artisti. Per lui non è necessario trovare una parete distrutta, l’importante è il messaggio e la giusta collocazione. La scelta di questo tipo di forma artistica, poi, non è casuale perché inganna l’occhio e divide gli oggetti presenti in bidimensionali e tridimensionali. Ecco perché cattura l’attenzione immediatamente. Per concludere il progetto, serviva qualcosa che appartenesse profondamente alla vita dei residenti e così ha chiesto loro a quali libri fossero più legati. In tal modo, il murales non è un freddo contenuto dai tratti perfetti, ma il racconto visivo di diverse esperienze che scorrono tra le pagine di vecchi capolavori dal fascino immortale.
Ultimo aggiornamento: Martedì 23 Aprile 2019, 16:36
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