Gta Monza, pestano e rapinano ragazzini per imitare il videogioco: arrestati sei giovani

Gta Monza, pestano e rapinano ragazzini per imitare il videogioco: arrestati sei giovani

di Salvatore Garzillo
Si chiama Gta Monza: non è l'edizione lombarda del videogame Grand Theft Auto ma il nome dell'indagine della polizia che ha portato all'arresto di 4 italiani (due 19enni, uno di 20 e di 22 anni), un dominicano di 20 e un marocchino di 25 anni, accusati a vario titolo di un tentato omicidio e di dieci rapine aggravate (ma si sospetta siano molte di più), lesioni, furto, minacce gravi e spaccio di stupefacenti. Ragazzi annoiati che sfogavano con la violenza gratuita la propria frustrazione per una vita senza obiettivi.

Gli episodi accertati vanno da marzo 2018 allo scorso 15 gennaio. E nell'ultimo pestaggio sono andati a un passo dall'uccidere la vittima. In quell'occasione il gruppo ha individuato un 32enne in un locale di corso Milano, a Monza, e lo ha provocato volutamente. L'uomo era con amici, non aveva rivolto alcuna attenzione ai ragazzi quando è stato colpito da una gomitata che ha dato il via a un diverbio rapidamente degenerato in aggressione fisica all'esterno. La banda lo ha accerchiato e trascinato nel sottopasso, dove lo ha picchiato con calci e pugni anche alla testa come se fosse davvero un videogame senza reali conseguenze. Il gruppo si è fermato solo quando ha sentito le sirene della polizia in lontananza.

«Non sono uno da X-box lo sai, le facevo in giro le cose. Sulla Playstation mi annoiavo - dice uno degli arrestati in una intercettazione - ora sto giocando a Gta, quello in cui tu rubi, fai le rapine, rubi le macchine. Ma che palle farlo sulla Play, mi vien voglia di prendere e uscire a farle. Capito?».
I giovani criminali si facevano chiamare la compagnia del Ponte perché la loro base era il Ponte dei Leoni. Il loro obiettivo era «conquistare il centro di Monza». Il senso di appartenenza li aveva spinti a un tatuaggio comune sulla mano: 1312, una sequenza numerica che associa a ogni numero una lettera dell'alfabeto e rimanda all'acronimo inglese Acab (Tutti i poliziotti sono bastardi).
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Ultimo aggiornamento: Giovedì 18 Aprile 2019, 09:17
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