Notre-Dame, un italiano tra i pompieri che hanno spento l'incendio: «Ci chiamate angeli, è solo il mio lavoro»
Notre-Dame, la bimba gioca col papà prima dell'incendio: la foto condivisa migliaia di volte, ecco perché
Nato e cresciuto a Molfetta da mamma molfettese e papà di Barletta, Francesco Di Miccolis, per amore, si è trasferito a Parigi, dove ha sposato sua moglie, una ragazza francese di nome Marine. «Non è stato un colpo di fulmine, ma un amore costruito mattone su mattone» - racconta il pompiere italiano a La Gazzetta del Mezzogiorno - «È stata lei a spingermi ad arruolarmi nei vigili del fuoco di Parigi, ormai faccio questo lavoro da dieci anni e lo prendo a cuore come il primo momento».
Francesco, oggi, racconta l'inferno vissuto nel tentativo di domare le fiamme a Notre-Dame. Non lo dice, ma la sua squadra ha dovuto affrontare una vera emergenza, per difficoltà logistiche e per una mancanza di organizzazione, con i soccorsi partiti in colpevole ritardo. Lui, però, insieme ai suoi colleghi ha affrontato un devastante incendio che ha tenuto col fiato sospeso e commosso il mondo. «In Italia ci definite angeli, come qui in Francia, ma non mi sono mai sentito un angelo né un eroe. Faccio il mio lavoro, e nel mio lavoro la vita degli altri è la cosa a cui teniamo di più, ma è fondamentale agire sempre con concretezza, senza esagerare. In fin dei conti, io a casa voglio tornarci, sia per mia moglie che per i miei figli», spiega Francesco.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 17 Aprile 2019, 13:53
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