Monica Guerritore: «La mia Giovanna d'Arco per reagire all'odio degli hater»

Monica Guerritore in scena a Roma con Giovanna d'Arco

di Valetnina Venturi
Sono trascorsi dieci anni dall’ultima volta che si è trasformata in Giovanna d’Arco, ma per Monica Guerritore il tempo non sembra essere passato. Con la stessa determinazione e energia torna ad interpretare la pulzella d’Orléans. Perché se c’è una cosa che non manca all’attrice è il coraggio.

Perché riprendere questo testo?
«Ho sentito che era il momento di espormi, per reagire alla paura. Dopo una minaccia di morte».

Cosa è accaduto?
«Un anno fa dopo un’accesa discussione politica con Giorgia Meloni in tv, sono stata attaccata online da un hater di CasaPound che mi minacciava al punto che la polizia mi ha messo sotto attenzione per un mese. Da lì ho capito che non dovevo restare inerme». 

Chi è allora per lei Giovanna d’Arco?
«Il granello che inceppa il meccanismo del potere, come ha fatto il ragazzino di Torre Maura».

In scena?
«Sferzo il mio corpo e il mio cuore perché restituiscano ancora sul palcoscenico la forza immensa del suo coraggio: mentale, carnale e spirituale. Forza di cui noi tutti abbiamo bisogno». 

Nell’ora di spettacolo l’agonismo fisico e mentale è evidente. Come si tiene in forma?
«Lo spasimo del corpo c’è: indossare l’armatura, usare la spada e recitare richiede uno sforzo notevole. Ho un corpo allenato grazie al power yoga, ma quando sono in scena è l’energia psichica che sprigiono a darmi forza».

Alla prima teatrale ci sarà un passaggio di testimone
«In sala ci sono l’attrice, nonché amica Séverine Cojannot e l’ambasciatore francese Cristian Masset. Ho deciso di consegnare Giovanna D’Arco a Séverine che la interpreterà l’anno prossimo a Parigi». 

Lei non la reciterà più?
«Così avevo deciso, ma non ne sono più così convinta. Magari a novant’anni con le stampelle racconterò ancora il coraggio delle donne tramite Giovanna. Chissà!». 
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Ultimo aggiornamento: Lunedì 8 Aprile 2019, 03:15
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