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In una lettera ai presidenti delle commissioni giudiziarie di Camera e Senato, Barr annuncia che Mueller «ha concluso la sua indagine sulle interferenze russe sulle elezioni del 2016 e sui temi correlati». Il ministro della Giustizia sta «rivedendo il rapporto e anticipa - continua la lettera - di essere nella posizione di informare sulle conclusioni principali del procuratore speciale già entro il fine settimana». Barr si impegna inoltre a consultare Rosenstein e lo stesso Mueller «per determinare quali informazioni del rapporto possono essere consegnate al Congresso e quali quelle da pubblicare in linea con la legge vigente». «Resto impegnato alla maggiore trasparenza possibile, e vi manterrò informati sullo stato del mio esame» del rapporto. La consegna del rapporto culmina un'inchiesta che ha messo in difficoltà l'amministrazione fin dall'inizio del mandato di Trump. Con la chiusura dell'indagine, aperta nel maggio del 2017, il Congresso e la Camera a maggioranza democratica si troveranno a breve valutare le conclusioni e a determinare le prossime mosse. Il rapporto potrebbe essere la base per una richiesta di impeachment. L'inchiesta ha portato all'incriminazione di 34 persone, inclusi sei ex consiglieri di Trump. Cinque persone vicine al presidente di sono dichiarate colpevoli, fra queste l'ex legale personale del presidente Michael Cohen.
«Gli americani hanno il diritto di conoscere la verità».
La Speaker della Camera, Nancy Pelosi, e il leader dei democratici in Senato, Chuck Schumer, ritengono «imperativo» che il rapporto sul Russiagate del procuratore speciale, Robert Mueller, sia reso pubblico. «Alla Casa Bianca non deve essere consentito di interferire su quali fatti o prove» del rapporto «vanno resi pubblici».
Ultimo aggiornamento: Venerdì 22 Marzo 2019, 23:11
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