Pizza, cartoni tossici: è allarme. E il ministero della Salute apre le indagini

Pizza, è allarme cartoni tossici: attenzione agli imballaggi a basso costo

di Luca Calboni
Bisfenolo A o BPA: questo il nome del composto chimico che si troverebbe in alcuni imballaggi in cartone utilizzati per trasportare del cibo, in particolare la pizza. La denuncia arriva da Il Salvagente, e riguarderebbe anche le confezioni a basso costo che vengono utilizzate nel nostro paese. 

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Il BPA è da tempo nel mirino dell'Autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa) e in Italia da diverso tempo è proibito il suo utilizzo nei contenitori alimentari: sembrerebbe infatti avere capacità di interferire con il sistema endocrino umano, alterando anche lo sviluppo ormonale. Ma all'estero non è così: per questo il rischio che scatole a buon mercato possano contenere traccia di Bisfenolo. In particolare, i cartoni per la pizza da asporto.

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Secondo le analisi svolte da Il Salvagente si trovano tracce di Bisfenolo A su 2 cartoni su 3, in percentuali superiori a quelle consentite. Ma, soprattutto, cosa ancora più grave è stato dimostrato che il BPA, grazie alle alte temperature delle pizze, riusciva a trasmigrare dal cartone all'alimento stesso. E quindi al nostro corpo. Nello studio de Il Salvagente sono stati provati tre cartoni prodotti da tre aziende differenti, una italiana e due estere: nei cartoni delle fabbriche straniere è stato rilevato il BPA. Non però in quello nostrano: grazie a un decreto ministeriale infatti, il Bisfenolo A è tassativamente vietato.
Ultimo aggiornamento: Venerdì 22 Marzo 2019, 11:09
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