Giacomo Balla, passaggio di stile: dall’astratto all’iconico, le opee del pittore simbolo del Futurismo a Roma

Giacomo Balla, passaggio di stile: dall’astratto all’iconico, le opee del pittore simbolo del Futurismo a Roma

di Valeria Arnaldi
Lo sguardo intenso. I muscoli in evidenza. L’espressione trionfante. E una rete metallica a ricreare l’effetto della stampa dei giornali. È Ritratto di Primo Carnera, datato 1933, ad aprire il percorso della mostra Giacomo Balla. Dal Futurismo astratto al Futurismo iconico, ospitata fino al 17 giugno a Palazzo Merulana, nato dalla sinergia tra la Fondazione Elena e Claudio Cerasi e CoopCulture. 

L’opera - dipinta su due lati: sull’altro, Vaprofumo del 1926 - è ispirata a una foto di Elio Luxardo scattata a Carnera divenuto Campione del Mondo proprio nel ’33 e pubblicata sulla prima pagina della Gazzetta dello Sport. Il dipinto sintetizza la profonda trasformazione nella ricerca dell’artista che è tema di indagine dell’esposizione, attraverso circa sessanta lavori tra dipinti di Balla e scatti di grandi fotografi, come Luxardo e Ghergo, nonché riviste dell’epoca. L’artista guarda ai rotocalchi per la diffusione e lo stile e ripropone i loro effetti, a partire dalla retinatura appunto, ottenuta applicando sulla superficie su cui dipinge una rete di metallo.

«Il motivo per cui Balla lasciò il futurismo è stato scarsamente indagato - dice il curatore Fabio Benzi - questa mostra studia la scelta e le sue ragioni. Balla cerca nel cinema con il suo divismo nuove strade per superare il futurismo astratto sulla via della modernità. E in questo modo anticipa di decenni, per alcuni aspetti, l’arte pop, sia la Marilyn di Andy Warhol, sia i lavori di Roy Lichtenstein». L’immaginario cinematografico gli offre nuove suggestioni. Così le riviste che ne parlano. È proprio nel 1933 che Balla inizia a discostarsi dal Futurismo, parlerà poi del distacco nel 1937. L’esposizione è la prima prodotta da Palazzo Merulana con un suo comitato scientifico ed è affiancata da un articolato calendario di visite speciali e attività di approfondimento.
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La mostra “Giacomo Balla. Dal Futurismo astratto al Futurismo iconico”, a cura di Fabio Benzi, è ospitata fino al 17 giugno a Palazzo Merulana, in via Merulana 121. Visite da mercoledì a lunedì, dalle 10 alle 20. Ultimo ingresso alle 19. Martedì chiuso. Ingresso Collezione Cerasi e mostra 10 euro, ridotto 8 euro. Info: 0639967800

 
Ultimo aggiornamento: Venerdì 22 Marzo 2019, 09:17
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