«Sono stata violentata da una guida turistica e TripAdvisor sta coprendo gli abusi sessuali»
di Simone Pierini
«Sono solo una delle innumerevoli donne che sono state ignorate o maltrattate da TripAdvisor dopo aver segnalato un'aggressione sessuale a un'azienda sul loro sito - ha scritto K.K. - Nell'era di #MeToo, questa compagnia non sta prendendo sul serio la violenza contro le donne. La violenza che ho subito è stata profondamente traumatica e probabilmente una delle peggiori cose che abbia mai vissuto. Ma l'umiliazione più grande l'ho avuta quando mi sono rivolta a TripAdvisor per chiedere aiuto. Ho chiesto di avvisare altri turisti riguardo il mio aggressore e l'azienda mi ha semplicemente suggerito di lasciare una recensione. Una soluzione non solo inadeguata, perché la mia recensione con una sola stella si sarebbe presto persa tra le altre lamentele minori, ma mi ha costretto a rivivere pubblicamente i dolorosi dettagli di ciò che ho subito e di farlo dove il mio aggressore potrebbe leggerli».
«TripAdvisor è il più grande sito di viaggi del mondo - scrive ancora K.K che nel suo appello chiede ad altri di unirsi nella richiesta di agire come leader nel settore, intervenendo per proteggere i suoi utenti e chiedere sicurezza alle aziende che promuove - La società si è già piegata alla pressione dell'opinione pubblica su questo problema implementando un sistema per avvisare gli utenti delle aziende con "problemi di salute, sicurezza e discriminazione". Ma il sistema si sta dimostrando inefficace e insufficiente».
«Ora è il momento di chiedere politiche che proteggano effettivamente i clienti dalle aggressioni sessuali e incentivino le imprese di viaggio a fare lo stesso - conclude - Se un numero sufficiente di noi parlasse ora, la scarsa pubblicità a TripAdvisor costringerà la compagnia a fare qualcosa».
Ultimo aggiornamento: Martedì 19 Marzo 2019, 22:40
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