Revenge porn, Facebook blocca in via preventiva immagini sospette ed elimina account

Revenge porn, Facebook blocca in via preventiva immagini sospette ed elimina account

di Paolo Travisi
In attesa che il disegno di legge sul revenge porn sia approvato, e punisca la diffusione in rete e chat di immagini e filmati intimi senza il consenso dei protagonisti, Facebook ha sviluppato una tecnologia preventiva. In realtà già da tempo il social di Mark Zuckerberg ha creato un algoritmo di intelligenza artificiale per bloccare i post contenenti immagini di nudo, ma in seguito alla diffusione del fenomeno, ha fatto un ulteriore passo in avanti.

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Spiega Antigone Davis, la responsabile globale della sicurezza di Facebook, “la nostra politica è stata quella di rimuovere le immagini intime non consensuali quando ci vengono segnalate. Oggi, per trovare questi contenuti più rapidamente, annunciamo una nuova tecnologia di rilevamento e un centro di risorse online per aiutare le persone a rispondere quando subiscono questo tipo di abusi”.

Infatti non sempre la vittima di revenge porn è a conoscenza della condivisione di immagini che la riguardano. Ed a volte, per timore di ulteriori ritorsioni, evita di segnalare a Facebook, post dove sia protagonista suo malgrado. Ecco allora che la tecnologia del social, cerca di prevenire l'esposizione involontaria, ma ha bisogno del supporto di chi teme di essere vittima di revenge porn. Attraverso un canale di emergenza, creato ad hoc, gli utenti Facebook possono caricare una proprio fotografia.

E qui interviene l'intelligenza artificiale che memorizza l'immagine, creando una sorta di impronta digitale del soggetto, utile per il confronto con possibili future immagini dal contenuto pornografico o comunque sgradite. Se l'algoritmo individua un post sospetto, lo invia al team di Facebook, che ha il compito di verificare ed eventualmente eliminarlo, disabilitando l'account che lo ha caricato. Tutto questo avverrebbe prima della pubblicazione, quindi il gesto di revenge porn sarebbe bloccato prima della diffusione. Il servizio, attivo in America, sarà gradualmente esteso negli altri paesi.
Ultimo aggiornamento: Martedì 19 Marzo 2019, 12:00
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