Clima, migliaia di giovani in piazza da Milano a Bari: «Ci siamo rotti i polmoni»

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Oggi è il giorno del Friday for future, la manifestazione per il clima degli studenti in tutto il mondo che sta coinvolgendo milioni di persone, anche in Italia: a Milano sono 30mila - secondo gli organizzatori - i ragazzi scesi in strada per manifestare. 10mila a Firenze e a Torino, migliaia anche a Bologna, Bari e in tutta la Puglia. In prima fila a Milano la 'Greta Thunberg italiana', la sedicenne Miriam Martinelli: tra guance colorate di verde e striscioni con slogan, gli studenti chiedono «giustizia ambientale», ma nessuna bandiera di partito.

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«Non ci sentiamo rappresentati perché nessun partito ha fatto qualcosa di concreto», le parole di Miriam Martinelli, presenza fissa nei 'Friday for future' di Milano. La giovane, in testa all'onda verde che sta attraversando il centro di Milano per raggiungere piazza Scala spiega che «siamo in una terza guerra mondiale, se non facciamo qualcosa moriranno milioni di persone, oltre ad animali e vegetali». Miriam è stata anche invitata all' Europarlamento a Strasburgo: «Lì ho visto tante parole di politici che ci ringraziavano e ci dicevano che il cambiamento climatico era il primo problema. Ma sono soltanto parole e non si è mai arrivati ad una conclusione. Ci hanno invitato, ci hanno ascoltato ma continuano a non fare nulla».

 
 


MILANO «Scendiamo in piazza, manifestiamo, oggi a scuola non ci andiamo»: è il grido degli oltre 4000 studenti che da Largo Cairoli, a Milano, hanno dato il via alla mobilitazione milanese 'Friday for Future'. 'No time left' recita il cartello appeso ad un ecologico risciò che apre il corteo di giovani, mentre i tamburi sembrano proprio scandire lo scadere del tempo di quel futuro che le nuove generazione si vedono «rubato». «Governi agite, il tempo sta scadendo. Oggi siamo scesi in 182 piazze in Italia per chiedere una sola cosa: di avere un futuro», gridano al megafono gli organizzatori. «Ci siamo rotti i polmoni», recita uno dei tanti striscioni che i ragazzi sventolano. E ancora «perché studiare per un futuro quando non ci sarà un futuro». Il serpentone sta sfilando per le vie del centro e raggiungerà piazza Scala.

L'onda degli studenti milanesi - con il passare del tempo - è sensibilmente aumentata e ha raggiunto piazza Duomo: «Siamo in 30 mila» gridano gli organizzatori in testa al corteo. «Continuiamo ad aumentare minuto dopo minuto, siamo la più grande piazza studentesca che Milano ricorda». Una parte del corteo, spiegano ancora i manifestanti, è ancora ferma in largo Cairoli, ovvero nel punto di partenza. «Siamo una piazza di giovani, nessun partito può rappresentare le nostre lotte - hanno aggiunto - perché in questi anni nessuno ha fatto niente. Se non cambierà bloccheremo la città».

TORINO Almeno 10 mila persone, giovani e giovanissimi. Sono tanti i ragazzi scesi in piazza oggi a Torino per Friday for Future: ad aprire il corteo lo striscione con la scritta «Cambiamo il sistema non il clima». «Questo corteo non è una passeggiata la nostra voce dev'essere ascoltata», è lo slogan scandito dai manifestanti alla partenza del corteo. «Se siamo qui oggi - sostengono i numerosi partecipanti - è perché vogliamo un futuro». «Dobbiamo essere fieri di essere qui siamo qua per il nostro futuro. Non stanchiamoci continuiamo a credere», dicono i giovani in corteo a Torino per il clima.

«Oggi perdere un giorno di scuola non vuol dire niente perché significa non perdere il futuro», aggiungono sfilando per le vie del centro di Torino con striscioni e cartelloni come «You can't drink oil», «Raise your voice not the sea level», «Sono uno studente e proteggo l'ambiente», «il clima viene prima». «Diecimila? Siamo più di trentamila», sostegno i partecipanti alla manifestazione. In piazza anche il climatologo Luca Mercalli: «È solo un inizio. Come ha detto Greta, non ci deve essere solo la protesta, ma una forte coerenza personale, cominciare da sé stessi. Poi ci deve essere la pressione verso società, economia e politica. Oggi - conclude - possiamo solo limitare i danni non guarire la malattia. Siamo qui per evitare lo scenario peggiore».


BOLOGNA «Pazienza niente, studenti per l'ambiente». Con questo slogan, da Piazza Maggiore poco dopo le 9.10 é partito il corteo degli studenti. A sfilare oltre un migliaio di persone. Non solo giovani ma anche tanti bambini con genitori, insegnanti, anziani. «Grazie Greta, salviamo il pianeta», l'omaggio degli studenti bolognesi alla giovane attivista svedese Greta Thunberg che ha dato il via agli scioperi per il clima.
Manifestazioni, iniziative e incontri oggi si svolgono in tutta l'Emilia-Romagna. A Rimini prima di sfilare si pulirà anche una spiaggia.


FIRENZE Circa diecimila manifestanti si stanno radunando in piazza Santa Croce a Firenze: i manifestanti, in larga parte giovani e giovanissimi, sfileranno per le vie del centro in direzione di piazza Santissima Annunziata, dov'è previsto che termini il corteo. Fra gli slogan scritti su striscioni e cartelli, in italiano e in inglese, 'Invertire la rotta è possibile', 'È il nostro futuro' e 'Vogliamo il pianeta più pulito'.

BARI E PUGLIA Diverse migliaia di persone, almeno 6.000 secondo la questura, partecipano al corteo appena partito da piazza Diaz a Bari per il Global Strike For Future degli studenti: apre il corteo la fanfara della scuola media «Massari Galilei» di Bari. L'ampia piazza sul mare si è riempita già da qualche ora tanto che il lungomare di Bari è stato chiuso al traffico prima che il corteo partisse. «Non cambiare il clima, cambia le tue abitudini», «dai una possibilità al futuro», «non c'è un pianeta B» sono solo alcune delle scritte sui cartelli sollevati verso il cielo di Bari da bambini, adolescenti e universitari provenienti da tutta la regione.

In Puglia sono 11 le piazze che hanno aderito a Fridays For Futuro, lo sciopero globale degli studenti per il clima: San Severo, Manfredonia, Andria, Trani, Altamura, Bari, Monopoli, Taranto, Ostuni, Brindisi e Lecce. Il corto barese, dopo avere percorso il Lungomare in direzione del centro cittadino, percorrerà corso Vittorio Emanuele e arriverà in piazza Libertà, davanti al palazzo della Prefettura, dove ci saranno interventi.

 
 

ANCHE IN AUSTRALIA Decine di migliaia di giovani in Nuova Zelanda e poco dopo in Australia hanno abbandonato la scuola per aderire al 'Global Strike for Future', lo sciopero globale degli studenti per il clima. Hanno sfilato in corteo in oltre 50 città grandi e piccole dei due paesi, bloccando il traffico e raccogliendosi davanti ai parlamenti e ai municipi. Molti hanno usato l'umorismo per esprimere il loro messaggio, dando voti bassissimi agli sforzi politici in materia di clima. Altri cartelli erano più seri, esortando i politici a «spaventarsi» o avvertendo che «non vi è un pianeta B».

In Australia, il ministro federale dell'Istruzione Dan Tehan si è detto pronto a incontrare i giovani scioperanti per discutere le loro preoccupazioni, ma fuori dell'orario scolastico. «Gli studenti che lasciano la scuola durante l'orario scolastico non è una cosa da incoraggiare, specie quando sono spinti a farlo da attivisti politici», ha dichiarato, mentre la premier del Queensland, Annastacia Palaszczuk ha detto che le proteste avrebbero dovuto tenersi nel weekend. Altri esponenti politici hanno invece espresso sostegno. Il leader dell'opposizione laburista del New South Wales, Michael Daley, ha incoraggiato gli studenti a esercitare il loro «diritto democratico» di protestare, mentre la deputata indipendente Julia Banks si è detta fiera di sostenere gli studenti che «usano la loro voce».


CONTE: GIOVANI IN PIAZZA SONO UNO STIMOLO «Sappiamo di avere ancora molta strada da percorrere e oggi la presenza di migliaia di giovani nelle piazze ci dà un ulteriore stimolo per andare avanti». Lo scrive su Facebook il presidente del Consiglio Giuseppe Conte in un post sul clima. «In questi mesi, sin dal mio discorso di insediamento alle Camere, ho sempre posto l'Italia al centro dei Paesi più sensibili per il climate change, per il rispetto dell'accordo di Parigi e per l'economia circolare - prosegue -. Nelle varie sedi internazionali, ogni volta che ne ho avuto l'occasione, ho sempre sollecitato con forza tutti gli altri leader a orientare tutti i nostri Paesi verso questo comune obiettivo e, in particolare, l'Unione europea verso il raggiungimento dell'agenda 2030».


GRETA: NON VOGLIAMO SPERANZE MA AZIONI «Non vogliamo le vostre speranze, vogliamo che vi uniate a noi»: comincia così il contributo della giovane attivista Greta Thunberg, pubblicato oggi su Faz online, in occasione della prima manifestazione globale per il clima. «Questo sciopero viene fatto oggi - da Washington a Mosca, da Tromso a Ivercargill, da Beirut a Gerusalemme, da Shanghai a Mumbai - perché i politici ci hanno abbandonato», ha scritto l'attivista sedicenne svedese sul principale quotidiano tedesco, insieme al volto tedesco della protesta Luisa Neubauer.

«Abbiamo assistito a trattative lunghe anni per accordi sul clima miseri, abbiamo visto imprese a cui è stata dato il via libera per scavare la nostra terra, trivellare sotto il nostro suolo e per i loro profitti bruciare il nostro futuro», scrivono le due ragazze. «I politici conoscono la verità sul cambiamento climatico e ciononostante hanno hanno ceduto il nostro futuro agli approfittatori, il cui desiderio di denaro veloce minaccia la nostra esistenza», prosegue il testo pubblicato sull'edizione online di una delle principali testate tedesche.

Ultimo aggiornamento: Venerdì 15 Marzo 2019, 15:59
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