Matteo Renzi a Londra: «L'Europa populista è una moda passeggera, Corbin non vale un decimo di Tony Blair»

Matteo Renzi a Londra: «L'Europa populista è una moda passeggera, Corbin non vale un decimo di Tony Blair»

di Simone Pierini
«Io e Cameron possiamo tenere un master su come organizzare il giusto referendum». Così Matteo Renzi al Christopher Ingold Building di Londra durante l'intervento organizzato dall'Italian Society dell’UCL per la presentazione del suo libro «Un’altra strada». L'ex premier ha raggiunto la location scegliendo i mezzi pubblici della capitale britannica e, come riporta Londra Italia, per questo motivo si è presentato con 40 minuti di ritardo sul programma. L'intervento è durato una ventina di minuti, invece di un'ora come stabilito in origine, nei quali Renzi ha detto la sua sulla situazione politica del Vecchio Continente, della Gran Bretagna e infine dell'Italia



«C’è questa ondata di populismo in tutta Europa - le parole di Renzi riportate da Londra Italia - Ma è solo un moda passeggera, perché c’è bisogno di competenze, di persone qualificate che sappiano dire e fare cose giuste, non solo proclami. E lo stesso sta accadendo anche qui, in Inghilterra, con una opposizione che ha perso la sua vera e storica caratura. Jeremy Corbin come leader del Laburisti non rappresenta neppure un decimo del valore del suo predecessore Tony Blair. La competenza tornerà di moda, qui come in Italia e in tutta Europa».  

Poi una battuta su Luigi Di Maio. «Anziché vantarsi di prendere l’aereo in economy - spiega - che prendesse anche la business class purché studi di più». Mentre su Matteo Salvini riporta un flashback del passato. «Ora è sempre e solo "Italiani prima di tutto" - dice - Ma ve lo ricordate quando indossava le magliette "Padania is not Italy". Io me lo ricordo bene, perché io l’inglese lo mastico bene».

Su Facebook infine Renzi ha espresso il suo pensiero riguardo la Brexit. «Sono per due giorni a Londra dove ho presentato 'Un'altra strada' a un bel gruppo di studenti italiani. Mi colpisce il gigantesco caos sulla Brexit. Nessuno, dico nessuno, sa come andrà a finire
- scrive - dicevano che uscendo dall'Europa sarebbe stato tutto più semplice e quel referendum ha creato un casino immane e bloccato la crescita economica britannica -prosegue il senatore del Pd -. La politica qui sta mostrando il suo volto più inconcludente, con responsabilità sia per il governo che per l'opposizione. Lo dico forte: la politica britannica sta facendo peggio di quello che avrebbe potuto fare la politica italiana e questo la dice lunga su come sono messi. Hanno vinto un referendum mentendo: il conto, oggi, lo paga la povera gente. Peccato». 
 
 
Ultimo aggiornamento: Venerdì 15 Marzo 2019, 10:58
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