Uccise la fidanzata in preda a una 'tempesta emotiva', pena dimezzata all'assassino
Marco Sguaitzer, morto di Sla l'ex calciatore del Mantova
Nella sentenza, da poco depositata, si spiega che la decisione deriva in primo luogo dalla valutazione positiva della confessione. Inoltre, si legge nell'atto, sebbene la gelosia provata dall'imputato fosse un sentimento «certamente immotivato e inidoneo a inficiare la sua capacità di autodeterminazione», tuttavia essa determinò in lui, «a causa delle sue poco felici esperienze di vita» quella che il perito psichiatrico che lo analizzò definì una «soverchiante tempesta emotiva e passionale», che in effetti, «si manifestò subito dopo anche col teatrale tentativo di suicidio». Una condizione, questa, «idonea a influire sulla misura della responsabilità penale».
E così la condanna (ergastolo, ridotto a 30 anni per il rito abbreviato) è passata a 16 anni (24 anni, ridotti di un terzo sempre per il rito) per un brutale omicidio che avvenne dopo una lite tra due persone che si frequentavano da poco. Olga, di fronte a un uomo che le manifestava insicurezza e paura di essere tradito, gli mostrò indifferenza e gli chiese di andarsene. «Ho perso la testa perché lei non voleva più stare con me. Le ho detto che lei doveva essere mia e di nessun altro. L'ho stretta al collo e l'ho strangolata», raccontò Castaldo. Una volta tornato a casa bevve del vino con farmaci, provando a uccidersi. «Cambia lavoro, l'ho uccisa e mi sto togliendo la vita, non indovini un c.», scrisse lui in un messaggio a una cartomante, che frequentava da un pò di tempo.
Ultimo aggiornamento: Venerdì 8 Novembre 2019, 16:04
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