Bimba massacrata dal patrigno, le accuse choc dei vicini: «Perché Sara non usciva mai con le figlie?»

Bimba massacrata dal patrigno, le accuse choc dei vicini: «Perché Sara non usciva mai con le figlie?»
La mamma della bimba di 22 mesi, picchiata dal patrigno a Genzano (Roma), cambia di nuovo versione dopo l'audio choc che era stato diffuso ieri a Pomeriggio Cinque. Intanto, però, un'inviata della trasmissione condotta da Barbara D'Urso ha raccolto alcune testimonianze choc dei vicini della coppia.

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Sara Nanni, che ora risiede in una struttura protetta, non difende più il compagno, Federico Zeoli, in carcere per l'aggressione a una delle sue gemelline: «Deve pagare per quello che ha fatto, senza sconti». I due, che si frequentavano da pochi mesi, avevano deciso molto presto di andare a vivere insieme a Genzano e per questo Sara aveva deciso di lasciare la sua casa di Pavona. Intanto, però, le testimonianze dei vicini rivelano dettagli inquietanti. «La sera dell'aggressione alla bimba non abbiamo sentito niente di particolare, solo la tv accesa ad alto volume, non ci siamo accorti di niente» - ha spiegato una vicina della coppia - «Qualche volta sentivamo delle urla, e sentivamo anche le bimbe piangere, ma pensavamo fossero normali capricci tipici dei bambini, non potevamo certo immaginare niente del genere».

Ai microfoni di Pomeriggio Cinque hanno parlato anche altre conoscenti della mamma della bimba che si trova ancora ricoverata in gravi condizioni. Una di loro ha spiegato: «La cosa strana è che Sara non usciva mai con le bimbe, perché non le portava mai fuori di casa? Forse voleva nascondere segni di violenza?». Un'amica, invece, ha spiegato di essere stata la prima a soccorrere la bimba: «Ha chiesto aiuto a me, la bimba aveva la pelle viola e lei ripeteva: "È morta, me l'ha ammazzata"».
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 20 Febbraio 2019, 18:53
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