La protesta dei pastori: «Bloccheremo le elezioni in Sardegna». Decine di litri di latte gettati in strada

La protesta dei pastori: «Bloccheremo le elezioni in Sardegna». Decine di litri di latte gettati in strada
Continua la protesta dai pastori sardi per il crollo del prezzo del latte. Questa mattina oltre un centinaio di contestatori ha fermato i tir frigo imbarcati nello scalo di Porto Torres (Sassari): gli allevatori hanno fermato un mezzo che trasportava carni suine provenienti dalla Francia e hanno gettato a terra gran parte del carico, chiedendo l'intervento delle autorità sanitarie e denunciando «le pessime condizioni della merce destinata al mercato locale».
 
 

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La loro azione è stata interrotta da carabinieri e polizia. Momenti di tensione quando il vicequestore Maurizio Terrazzi, dopo aver tentato inutilmente di dialogare con gli autori della protesta, ha ordinato di chiudere il tir preso di mira dai pastori. In provincia di Nuoro i pastori sardi hanno gettato nel piccolo rivolo che passa all'interno di Olzai centinaia di litri di latte ovino: un vero e proprio fiume bianco. Una rivolta organizzata nelle ultime 48 ore dal coordinamento degli allevatori dal nord al sud dell'Isola.

A RISCHIO IL VOTO DEL 24 FEBBRAIO I pastori hanno lanciato un ultimatum alle istituzioni: se non si troverà una soluzione in pochi giorni alla presenza sul prezzo del latte, ci sarà il blocco dei seggi in tutta l'Isola per le elezioni regionali di domenica 24 febbraio. «Se entro pochi giorni non si trovano soluzioni per il nostro settore - annuncia il coordinamento dei pastori - bloccheremo la Sardegna il 24 febbraio, il giorno delle votazioni. Non entrerà nessuno a votare: non è che non andiamo a votare, non voterà nessuno, blocchiamo la democrazia, ognuno si assuma le proprie responsabilità».

BLOCCHI IN TUTTA LA SARDEGNA I blocchi non sono solo a Porto Torres, ma anche nel cagliaritano e nel nuorese. Circa un centinaio di allevatori ha bloccato la Statale 131 in direzione Cagliari, nel territorio comunale di Sanluri. Con la stessa tecnica utilizzata nelle ultime 48 ore, i pastori hanno ostruito la carreggiata con alcuni bidoni all'altezza del chilometro 40, vicino al bivio per Villasanta. Decine di litri di latte sono stati poi versati sulla strada.

Le auto transitano a passo d'uomo a intervalli di dieci minuti: i manifestanti si spostano, fanno transitare alcuni veicoli, poi bloccano nuovamente la carreggiata. I carabinieri e la polizia stradale stanno monitorando la situazione. Situazione analoga sulla 131 a Olzai, in provincia di Nuoro. Blocchi sono segnalati al chilometro 20 della Dcn al bivio per il paese, quindi ai chilometri 24 e 42. Problemi anche sulla statale 129 al chilometro 82. Gli agenti della Polstrada stanno lavorando per far defluire il traffico su altre strade.

PRIME DENUNCE Sono arrivate le prime denunce: cinque persone saranno segnalate all'autorità giudiziaria per danneggiamento e violenza privata. Si tratta di due fratelli di 22 e 23 anni, di un 22enne, tutti disoccupati di Ortacesus, e di due allevatori di Senorbì, di 23 e 54 anni. I cinque ieri mattina hanno partecipato alla manifestazione davanti all'azienda casearia Serra, a Ortacesus, cercando di impedire l'ingresso delle autocisterne cariche di latte. In due occasioni, l'autotrasportatore è stato costretto ad aprire le valvole e sversare sul terreno prima 4.000 mila liti di latte, poi 7.000.

Il titolare dell'azienda casearia ha formalizzato la denuncia nel tardo pomeriggio di ieri e durante la notte, grazie alla visione dei filmati diffusi sui social network, i carabinieri della Compagnia di Dolianova sono riusciti a individuare i cinque. I miliari della Stazione di Senorbì stanno ora verificando l'eventuale coinvolgimento di altre persone. Questa mattina i manifestanti si sono presentati davanti a due aziende casearia, una a Donori l'altra a Dolianova, con l'intenzione, anche questa volta, di impedire l'accesso ai mezzi carichi di latte. Al momento non si registrano problemi.
Ultimo aggiornamento: Domenica 10 Febbraio 2019, 16:00
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