Elio Pandolfi, l'autobiografia: «A 92 anni la vita è uno spettacolo»

Elio Pandolfi, l'autobiografia: «A 92 anni la vita è uno spettacolo»

di Mariacristina Montagnaro
«Il teatro fa succedere un miracolo: quando entro in scena non sono più quello di adesso, ma ritorno ciò che ero». La voce squillante e appassionata è quella di Elio Pandolfi, 92 anni, di cui 70 passati sul palco insieme ai più grandi: Luchino Visconti, Marcello Mastroianni, Bice Valori, Paolo Panelli, Nino Manfredi. Pandolfi cantava, ballava, recitava e ha dato voce a più di 300 personaggi. «Mi chiamo Elio, perché sono nato in una giornata di sole, stavo buono solo se sentivo cantare, sono nato per fare l'attore». Figlio del custode dell'istituto tecnico Gioberti di Roma, ricorda tutto della capitale di quel tempo: «Adoro questa città, ma è molto cambiata, con l'età che avanza è impossibile uscire di casa c'è un cratere dopo l'altro». Nel libro scritto con Caterina Taricano ripercorre i suoi successi. Il ricordo cui è più legato? «Tanti. Con Bice Valori nacque una splendida amicizia, così come con Mastroianni, Paolo Panelli. Eravamo una bella combriccola». Ha recitare con i più grandi, da Rina Morelli a Paolo Stoppa, da Lauretta Masiero a Tino Buazzelli. «Visconti diceva sempre ai suoi attori: prendete esempio da Pandolfi». E con ironia aggiunge: «Non avevo chiesto niente, ma Dio di talenti me ne ha dati tanti». Così è stato: cantante, ballerino, doppiatore, attore di teatro e di cinema. «Ho fatto pochi film, ma ne ho doppiati un'infinità». E chiosa: «Ancora studio la canzone romana. La musica è l'arte più grande che c'è. Se non avessi avuto la musica sarei già estinto».

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Ultimo aggiornamento: Martedì 5 Febbraio 2019, 09:50
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