Traini condannato a 12 anni per la strage di Macerata
Parla di cosa l'ha mosso quella mattina. Voleva essere «il vendicatore»: «È stata come un'esplosione dentro di me», «per me gli spacciatori avevano ucciso Pamela, e gli spacciatori erano loro, i negri.
Li chiamavo così. Oggi li chiamo neri. Poi, in questi mesi passati in carcere, ho lentamente capito che gli spacciatori sono bianchi, neri, italiani e stranieri. La pelle non conta». «Tutta la mia ideologia politica, Dio, patria, famiglia, onore, ha pesato in quel mix esplosivo - aggiunge -. La tragedia di Pamela ha fatto da innesco». «L'odio - dice - non nasce per caso, è frutto di tante cose, anche di politiche errate, a danno sia degli italiani che degli immigrati». Incontrerebbe le persone a cui ha sparato per chiedere scusa: «ho già chiesto scusa durante il processo. Io sono pronto», conclude.
Ultimo aggiornamento: Domenica 3 Febbraio 2019, 10:26
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